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Tre arresti per l’omicidio di Giuseppe Arimare, 61 anni, titolare del ristorante “Donna Iolanda” di Santa Eufemia d’Aspromonte. I carabinieri della compagnia di Palmi, sotto la direzione investigativa della locale Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore Capo Giuseppe Creazzo, hanno rintracciato e sottoposto a fermo, in esecuzione di un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Palmi, Raffaele Surace, di anni 53, Francesco Laurendi, di anni 22 e Stefano Luppino, di anni 22, tutti originari di Santa Eufemia d’Aspromonte.
Nei confronti dei tre uomini pende l’accusa dell’omicidio dell’uomo e del tentato omicidio del genero della vittima, Bernardo Princi, 39 anni, originario di Delianuova.
I tre fermati fanno parte di un gruppo di malviventi che, il pomeriggio del 2 settembre scorso, ha partecipato alla spedizione punitiva in cui venivano aggredite brutalmente le due vittime all’interno del maneggio annesso al ristorante sopra menzionato.
La pronta reazione dei familiari della vittima, che accorrevano all’interno del maneggio, ha certamente scongiurato conseguenze più gravi per Princi ed ha consentito ai Carabinieri di Palmi di avviare l’attività investigativa, acquisendo le informazioni testimoniali dei presenti. Due dei tre soggetti sottoposti a fermo sono stati rintracciati in Aspromonte mentre erano intenti ad occuparsi di lavori agricoli, mentre il terzo è stato trovato nei pressi della propria abitazione.
Dalle prime ricostruzioni, il movente dell’azione criminale è riconducibile al presunto furto di un vitello.
Gli arrestati, sottoposti ad interrogatorio dal Sostituto Procuratore della Procura di Palmi, dott. Francesco Ponzetta, e dai Carabinieri di Palmi, hanno raccontato una versione dei fatti non dissimile dalla ricostruzione degli inquirenti.
L’arma del delitto è stata rinvenuta anche grazie alle indicazioni fornite da Surace.
Le indagini adesso proseguono per catturare gli altri due soggetti ancora irreperibili che hanno partecipato alla mortale aggressione.
La salma di Arimare al momento resta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Palmi. I fermati, espletate le formalità di rito, sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di Palmi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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