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Colpire e penalizzare i bambini in tenerissima età è tra gli atti più infami e barbari in assoluto. Non ci possono essere mezzi termini per stigmatizzare quanto accaduto la notte tra lunedì e martedì all’asilo comunale “De Gasperi”, nel rione reggino di Condera, dove dei criminali hanno devastato con le fiamme alcune aule.
Per colpa di costoro, saranno immani le difficoltà che dovranno affrontare i piccoli alunni e le loro famiglie con l’apertura dell’anno scolastico ormai alle porte. Questo, in una città dove è grande la domanda di servizi per l’infanzia e minima l’offerta, specie da parte degli enti pubblici. I bambini del “De Gasperi” per chissà quanti mesi saranno sballotti in altre strutture, lontane dalle abitazioni di residenza, o forse indotti a migrare – con pesanti oneri per i genitori – verso asili gestiti da privati.
L’incendio di Condera è un gesto vigliacco che infanga l’intera città, sul quale è necessario che le forze dell’ordine facciano piena luce, che lancia anche un segnale d’allarme sullo stato in cui versano le periferie reggine. Quartieri dormitorio sempre più abbandonati al loro destino, cresciuti a ritmi non a misura d’uomo, senza luoghi di aggregazione che non siano parrocchie e sale giochi, con numerosi giovani costretti a vivere alla giornata e di espedienti, fungendo da “vivaio” per i clan.
Non basta condannare gravi atti come quello in oggetto: la politica e le istituzioni devono intervenire per restituire decoro, socialità e prospettive ad una periferia che, altrimenti, rischia di virare sempre più verso il modello delle “banlieu” francesi, se non delle “favelas” sudamericane. Con l’aggravante che qui, a dettar legge nello squallore e nel degrado urbano, non ci sarebbero bande contrapposte di criminali comuni bensì, come sempre, la ‘ndrangheta.
Il consigliere provinciale del Prc/Fds
Omar Minniti
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