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“Una nuovo pesante colpo è stato inferto stanotte alla ‘ndrangheta dalla magistratura e le forze dell’ordine, con l’arresto di 300 persone sull’asse Calabria-Lombardia. Grazie all’azione congiunta della Procura di Reggio e quella di Milano, è stata fatta ulteriormente luce sulla penetrazione dei clan nel tessuto economico e nelle istituzioni del Nord Italia.
Dall’operazione “Il Crimine” emerge un particolare alquanto inquietante, ma non del tutto nuovo: la cultura omertosa e le collusioni non sono limitate alle zone in cui le ‘ndrine hanno il proprio retroterra, ma si estendono ovunque queste mettono radice ed estendono i propri interessi.
Tra gli arrestati e gli indagati risultano, infatti, diversi “colletti bianchi”, manager e uomini delle istituzioni lombardi al 100%, che dai rapporti coi clan hanno tratto vantaggi economici, elettorali e di varia natura. Dove le cosche mettono piede esportano, insomma, il modello ampiamente consolidato a Reggio e in provincia, instaurando una solida collaborazione con la malapolitica e la malaimprenditoria, ma anche con esponenti degli apparati dello Stato.
Nell’esprimere un plauso agli inquirenti per la brillante azione condotta, non si può non invitare a tenere alta la vigilanza e la mobilitazione democratica contro la vergognosa “Legge bavaglio, voluta dal Governo per porre freno alle intercettazioni, che se oggi fosse in vigore avrebbe vanificato gran parte dei colpi messi a segno dall’operazione “Il Crimine” e altre inchieste ai danni della ‘ndrangheta”.
Il Consigliere provinciale
capogruppo del Prc,
Omar Minniti
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