Questo post é stato letto 22230 volte!
Il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha partecipato ieri pomeriggio alla commemorazione internazionale di Franco Fortugno da parte del Consiglio regionale della Calabria.
Alla giornata dedicata a Fortugno, svoltasi nella sala consiliare del Comune di Locri, hanno partecipato numerosi parlamentari, amministratori locali e da tutta la calabria e la famiglia del compianto.
“La presenza oggi, a Locri, del Governo e del Consiglio regionale calabrese –ha detto Oliverio dopo aver ricordato il clima di apertura e di speranza in cui avvenne l’omicidio Fortugno- indica che quel momento drammatico non può essere dimenticato o messo tra parentesi, perché quella vicenda si lega drammaticamente al necessario impegno che bisogna profondere per cambiare questa terra, per aprire una nuova stagione ed una nuova prospettiva nella vita della Calabria. Il modo migliore per ricordare Franco Fortugno è quello di cogliere il messaggio di quella drammatica vicenda per non ripiegare, per sviluppare un’azione forte. Solo così Franco Fortugno non avrà perso invano la sua vita. In questi dieci anni, a mio parere, è cambiato molto. Sono cambiati gli strumenti e le relazioni tra gli uomini. Esistono strumenti che pongono anche le aree più periferiche del mondo in relazione tra di loro. E anche la nostra regione si inserisce in un sistema di relazioni profondamente mutato. Dico questo perché noi possiamo saper cogliere queste novità per ricollocare questa nostra regione in un processo di novità e di cambiamento. La prima cosa su cui dobbiamo impegnarci è quella di abbattere stereotipi che proiettano la nostra regione in modo negativo in Italia e nel mondo. Su questo dobbiamo lavorare molto dall’interno della Calabria perché questa terra riconquisti la credibilità necessaria per il suo riscatto attraverso un contrasto deciso alla criminalità, l’impegno per affermare e far crescere una cultura della legalità. E’ necessario che ognuno, a partire dalla sua postazione, si impegni ad affermare un quadro di regole e di rispetto della legalità. Bisogna recuperare alcuni strumenti che garantiscano questo contrasto soprattutto all’interno della Pubblica Amministrazione. La Stazione Unica Appaltante è uno di questi e che in questi ultimi anni è stato indebolito. Noi la recupereremo e la rafforzeremo. Va creata una Centrale Unica degli acquisti nella sanità perché non si verifichi mai più che uno stesso prodotto abbia costi fortemente differenziati da un territorio all’altro. Bisogna annullare totalmente la discrezionalità e la possibile pervasività dei tentativi delle organizzazioni criminali, speculative ed affaristiche. Su questo terreno dobbiamo costruire un quadro diverso di regole e bonificare il terreno su cui ci muoviamo. Naturalmente dobbiamo fare tutto questo sapendo che ci portiamo dietro problemi enormi. Penso, per esempio, a questo territorio. Ai problemi che si porta dietro da un lungo, lunghissimo periodo di tempo. Verso di esso la Giunta regionale avrà attenzione massima. Proprio in queste ore sta per essere sottoscritto da parte della Commissione Europea il nuovo Programma 2014-2020. Abbiamo lavorato in questi mesi per recuperare un ritardo enorme. C’è un giudizio positivo sul nostro programma che partirà nelle prossime settimane. Incontreremo i sindaci e le forze sociali di questo comprensorio per definire un progetto articolato sul territorio, sul quale accenderemo subito i motori dell’azione concreta per renderlo operativo, per aprire cantieri, per realizzare obiettivi senza aspettare il 2018 per dire che abbiamo perso tempo. Lavoreremo perché nei comprensori le strutture sanitarie siano garantite e, a partire dagli ospedali spoke, rilanciate. Non c’è nessuna contrapposizione personalistica tra me e il Commissario. C’è una valutazione di merito che ci fa dire che da cinque anni la Calabria, in mano al Commissario, sta patendo guai e conseguenze dolorose. Anzi la situazione si è aggravata. Lo ripeto anche qui stasera e nessuno mi metterà il bavaglio per impedirmelo. Anche nel corso di questi mesi, purtroppo, il trend che è iniziato cinque anni fa continua ad andare nella stessa direzione”.
“Il dovere di un Presidente di Regione –ha concluso Oliverio– è quello di dare voce a queste criticità perché si assumano provvedimenti urgenti e risolutivi. Rispetto alla manifestazione di ieri a Locri, voglio dirlo al sindaco, noi tutti abbiamo il dovere di raccogliere quella domanda e mantenere unite le popolazioni. In questo senso ho apprezzato molto le scuse che il sindaco ha rivolto a Federica Roccisano. La Regione non è un nemico, ma un’alleata leale dei territori”.
Questo post é stato letto 22230 volte!