Oggi Solstizio d’Estate, incontro al Planetario Pythagoras di Reggio Calabria

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Il 21 Giugno alle ore 05.04 di Tempo Universale, ore 7.04 dei nostri orologi, si verifica il Solstizio d’Estate nel nostro emisfero. Nel giorno più lungo dell’anno il sole sorge alle 5.36 e tramonta alle 20.51 ed il “giorno” dura 15 ore e 15 minuti. Inizia l’Estate astronomica.

La definizione di solstizio, “sole fermo”, potrebbe avere la sua origine non solo dall’osservazione del progressivo arrestarsi dell’altezza al momento del transito al meridiano, ma anche da quella del sorgere del Sole sempre allo stesso azimut dopo il raggiungimento del punto più a nord. Il fenomeno è dovuto alla inclinazione dell’asse di rotazione terrestre rispetto all’eclittica; il valore di declinazione raggiunta coincide con l’angolo di inclinazione terrestre e varia con un periodo di 41000 anni tra 22.1° e 24.5°. Il 21 giugno, quindi, il Sole celebra il suo trionfo, e allo stesso tempo inizia il suo declino, le giornate cominciano ad accorciarsi, è il momento in cui possiamo ricevere il massimo della potenza solare.

Sin dai tempi più remoti il cambio di direzione che il sole compie, tra il 21 e il 22 giugno, è stato visto come un momento particolare e magico. Il Sole, come dicevamo, in questo periodo sembra fermarsi, sorgendo e tramontando sempre nello stesso punto sino al 24 giugno quando ricomincia a muoversi sorgendo gradualmente sempre più a sud. I solstizi sono stati in passato eventi di grande importanza, osservati da millenni e alla base di tante conquiste, sia del pensiero scientifico e filosofico che della vita quotidiana.

Il gran numero di usanze e di piccoli rituali ancora oggi vivi in tutta Europa testimoniano che il solstizio estivo resta uno degli eventi astronomici più amati e profondamente intessuti nella cultura popolare. La notte di San Giovanni, per esempio, il 24 giugno appunto, rientra nelle celebrazioni solstiziali. Si intuisce così come nel corso del tempo, c’e’ stato un mischiarsi di tradizioni antiche, pagane, e ritualità cristiana, che hanno dato origine a credenze e riti in uso ancora oggi e ritrovabili per lo più nelle aree rurali. I falò accesi nei campi la notte di San Giovanni erano considerati oltre che propiziatori anche purificanti, i più anziani tra i Calabresi ricordano che nella zona ionica reggina non si dava inizi alla stagione balneare prima del 24 di Giugno.

Il Sole, simbolo del fuoco divino, entra nella costellazione del Cancro, simbolo delle acque e dominato dalla Luna dando origine all’unione delle due opposte polarità che si incontrano. Tempo di passaggio è dunque il Solstizio, che si colloca fuori dallo spazio-tempo, in quel confine che separa la crescita dal declino, la manifestazione dalla non-manifestazione. Esso è una sorta di capodanno. Midsummer, mezza-estate, lo chiamano nei paesi anglosassoni, e Shakespeare nel suo “Sogno di una notte di mezza estate” ne ha raffigurato l’aspetto magico, dove sogno e realtà si fondono. Questa atmosfera di tempo fuori dal tempo che rende il Solstizio un momento magico verranno raccontate con un video dal Dott. Francesco Macheda, dirigente della nostra provincia sotto cui ricade la gestione del Planetario. Ma ognuno di noi è anche cosciente, fin dalla primissima età, della presenza del Sole e delle sue implicazioni per la nostra vita: tutti sappiamo, infatti, che il Sole brilla, riscalda… e a volte scotta!

Ma cos’è, esattamente, il Sole? Com’è fatto? Come «funziona»? Che dire della sua energia pulita e virtualmente illimitata? Nel giorno del trionfo della nostra stella  il Prof. Flavio Fusi Pecci, astronomo, guiderà il pubblico all’esplorazione di questo astro tanto familiare e tanto misterioso: ci verranno così spiegate, con vivacità e precisione, le proprietà del Sole, la sua evoluzione nel tempo e i fenomeni fisici che consentono di conoscerne le proprietà.

Al termine della conferenza si potrà osservare il Cielo con gli strumenti.

Gli Esperti del Planetario (Marica, Carmelo, Massimo e Rosario) guideranno il pubblico presente tra le meraviglie del Cielo estivo.

L’asterismo del Triangolo è un punto di riferimento irrinunciabile per individuare le principali costellazioni: il vertice più settentrionale Deneb, la stella meno luminosa delle tre, domina la costellazione del Cigno; Vega, la più brillante della Lira; la più meridionale; Altair, è l’astro principale della costellazione dell’Aquila.

La Luna crescente non ostacolerà molto la visione dei pianeti  Venere e Saturno. Si potranno anche osservare, chiarore della Luna permettendo, oggetti diversi quali: M4, un ammasso globulare nella costellazione dello Scorpione; la Nebulosa Trifida, una nebulosa diffusa nel Sagittario; la Nebulosa Laguna, un’altra nebulosa diffusa nel Sagittario; M13, un brillante ammasso globulare nella costellazione di Ercole anche se la Luna potrebbe non consentire una ottima osservazione

Una serata speciale a cui la cittadinanza è invitata a partecipare.

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Author: Cristina

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