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Riceviamo e pubblichiamo:
Carissimi,
saluto con piacere e rinnovato spirito la costituzione dell’Associazione No Profit Obiettivo Calabria Europa, presentata ufficialmente giorni fa a Cosenza da un gruppo di intraprendenti giovani laureati calabresi che intendono promuovere le politiche europee attraverso l’export dei prodotti food e no food locali.
La richiesta ufficiale avanzata alla Regione Calabria per l’assegnazione della sede di Bruxelles al momento chiusa ed inutilizzata, è segnale di grande stimolo, senso di appartenenza e voglia di fare. In qualità di eurodeputato calabrese e membro delle commissioni ENVI, ITRE e PECH, sono disposto a supportare questi giovani ragazzi affinché possano costruire nuovi ed importanti ambiti relazionali fra i cittadini calabresi e le istituzioni europee.
Faccio appello al Presidente della Giunta Regionale della Calabria Giuseppe Scopelliti e all’Assessore al Bilancio ed alla Programmazione comunitaria Giacomo Mancini, affinché il desiderio di rivincita e di coraggio di questi giovani si traduca in riscatto per l’intero territorio regionale. Tempo fa lo stesso on. Mancini ebbe a dire “la sede di Bruxelles costa molto e produce poco”; assicurando tuttavia di riavviarne le attività in tempi rapidi attraverso l’innesto di giovani intelligenze della nostra terra sotto la guida di dirigenti brillanti. Quale migliore occasione?. Sono proprio questi i segnali sui quali la politica deve dare risposta di vicinanza, sostegno e solidarietà.
La disoccupazione, la precarietà, e l’isolamento sono i mali della società di oggi. E’ dovere della politica assumersi la responsabilità di cercare di risolvere le difficili problematiche partendo da ciò che le classi giovani riescono a costruire. La promozione delle politiche europee sul territorio regionale, il coinvolgimento attivo dei cittadini calabresi nella vita dell’Unione Europea, la promozione dei programmi di finanziamento che l’Unione Europea mette a disposizione degli Enti Territoriali e dei privati, la creazione di rapporti sinergici e di scambio con gli altri paesi europei e la partecipazione attiva dei giovani all’interno della Unione Europea sono elementi di sicuro sviluppo e di oculata garanzia che tendono a favorire e potenziare l’inserimento nella società civile delle persone svantaggiate.
E’ comprensibile che il Presidente Scopelliti abbia dovuto per qualche tempo congelare la vertenza essendo alla prese con grane ben più impellenti. Sarebbe scellerato perdere un ufficio dalla logistica preziosissima (sorge dirimpetto le sedi centrali della Commissione Europea e del Consiglio Ue). La Regione deve servirsi di un dispositivo di rappresentanza presso le istituzioni comunitarie, sul quale al momento chiedono l’utilizzo alcuni lodevoli laureati calabresi. Si pensi all’annosa questione dei fondi strutturali, sul cui tardivo impiego la Calabria ha ricevuto a fine luglio l’ennesima tirata d’orecchi da parte dell’Europa.
Le rappresentanze regionali si sono trasformate nel tempo, in un fondamentale apparecchio di lobbying per far sentire sulla piazza europea la voce e le esigenze delle singole realtà territoriali. Ripristiniamo la sede della Regione Calabria a Bruxelles, affidiamola a questi ragazzi che sapranno farne tesoro per la costruzione di un percorso di valori umani e professionali.
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