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Nella seduta del Consiglio Comunale del 30.12.2012, discutendo l’undicesimo punto all’O.d.G. richiesto dall’Opposizione e introdotto con la lettura di un documento da parte del consigliere Antonio Zurzolo di Nova Bovalino, è stato chiesto al Sindaco di spiegare le ragioni del degrado ambientale, del disservizio nella raccolta dei RSU, della riduzione a tre ore dell’orario di lavoro degli operai addetti al servizio di raccolta, del continuo utilizzo di ditte esterne per il servizio di raccolta dei RSU e degli ingombranti, della spesa di 50.000 euro per il noleggio di un autocompattatore, del mancato acquisto di un autocompattatore, della mancata realizzazione dell’isola ecologica, del ritardo nell’inizio della raccolta differenziata, della mancanza di linee guida e di obiettivi da parte dell’amministrazione per affrontare e risolvere il problema del degrado ambientale e della raccolta dei rifiuti solidi urbani.
Le domande erano finalizzate ad accertare se la responsabilità della gestione fallimentare del servizio di raccolta rifiuti, del conseguente degrado ambientale e dello spreco di denaro sia da addebitare ai cittadini, al gestore della discarica, ai dipendenti dell’Ente oppure all’amministrazione comunale e, in particolare, al Sindaco cui spetta, in materia di rifiuti, il potere (e dovere!!!) di sorveglianza e controllo collegato a compiti di programmazione che gli appartengono quale ufficiale di governo.
Il Sindaco, incalzato da tali domande alle quali non ha dato risposta, è stato costretto a dichiarare pubblicamente la propria esclusiva responsabilità, fornendo drammaticamente prova della gestione fallimentare della cosa pubblica da parte dell’amministrazione comunale, incapace di trovare (anche in questa circostanza) una soluzione al problema. Così come l’imprenditore che, preso atto del tracollo dell’azienda cagionato dalla sua incapacità gestionale, è costretto a portare le scritture contabili in Tribunale per la di dichiarazione di fallimento, così il Sindaco che, dichiarando espressamente la propria incompetenza e incapacità di risolvere il problema del degrado ambientale e di garantire i servizi pubblici essenziali, deve fare seguire alle parole i fatti e consegnare le dimissioni nelle mani del Prefetto.
Di fronte ad una dichiarata e palese incapacità dell’amministrazione comunale non resta altro che prendere atto della arroganza e della mancanza di responsabilità dell’attuale classe dirigente che, rifiutando ogni contributo propositivo, rimane priva di qualsiasi iniziativa tendente a trovare una soluzione idonea a porre rimedio a tale criticità. Infatti, non solo il Sindaco non rassegna le dimissioni ma neanche tenta di raccordarsi con le altre realtà territoriali per trovare soluzioni condivise, accontentandosi invece dell’autosufficienza dei numeri in consiglio comunale al fine di mantenere l’indennità di carica senza occuparsi del benessere dei cittadini bovalinesi. Nell’occasione del consiglio comunale del 30 dicembre Nova Bovalino ha proposto al Sindaco e alla Giunta Municipale di rinunciare allo stipendio per creare economie di notevole risparmio e favorire in tal modo la realizzazione di opere e servizi utili per la collettività . Sulla proposta è calato il silenzio così come pure sulle proposte di trasformare full-time il contratto degli operai addetti al servizio di raccolta dei RSU., di acquistare un camion per la spazzatura, di iniziare la raccolta differenziata e una campagna di sensibilizzazione sul problema dei rifiuti.
Ma non è tutto!
L’attuale classe dirigente, oltre a non mettersi da parte, continua imperterrita a gestire in maniera sconsiderata questa emergenza affidando, in uno stato di pre-dissesto dichiarato e senza alcun impegno di spesa o gara d’appalto, l’incarico della raccolta dei rifiuti a ditte esterne, aggiungendo debiti ad altri debiti (sempre e rigorosamente fuori bilancio!) senza trovare una minima e decente soluzione del problema.
Il Movimento “Nova Bovalino”
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