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Non si placa la polemica in atto ormai da qualche settimana, relativa alla nomina del nuovo Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte. Il sindaco di Bova Santo Casile si dice ancora in attesa di chiarimenti da parte dell’Avv. Sergio Laganà in merito ad alcune esternazioni apprese in un comunicato diramato dallo stesso Laganà, nel quale si faceva riferimento a “certi ambienti di Bova, insinuazioni che hanno suscitato la reazione del primo cittadino del centro aspro montano.
Di seguito l’ultima nota del Sindaco Casile: “Sono uno dei Sindaci del Parco firmatari del documento inviato al Presidente della Giunta Regionale, documento nel quale ribadivamo due concetti. Il primo era quello relativo alla necessità che il nuovo Presidente del Parco non dovesse scaturire da una nomina politica. In tal senso la proposta dell’Avv. Laganà sarebbe la nomina politica per eccellenza, in quanto, carica richiesta dal leader nazionale dell’API per il suo segretario provinciale. Secondo concetto espresso era quello concernente la richiesta di una nomina che individui una figura all’interno del territorio dell’Area protetta, un’Area che ha al suo interno risorse, esperienze e competenze da valorizzare.
In merito alla vicenda, abbiamo agito e continuiamo a farlo, nella massima trasparenza e correttezza, evitando accuratamente polemiche, limitandoci ad un solo ed unico passaggio istituzionale, la sottoscrizione di un documento che chiedeva chiarezza in merito ai criteri di individuazione del nuovo Presidente. L’Avv. Laganà, in modo del tutto gratuito ha pensato bene di indicare presunti ambienti bovesi a lui ostili, dai quali sarebbero partite strumentali polemiche, allusione piuttosto fuori luogo perpetrata attraverso un articolo dal quale estrapolo il
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