No Tav, Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”: resistere alla brutalità

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Rete Difesa del Territorio - F. Nisticò

Ieri in Val Susa sono cominciati i lavori di allargamento del non-cantiere Tav. Un’area vuota riempita di blindati per difendere interessi di lobby e reprimere il dissenso che da quella Valle si è esteso a tutta Italia.

Un pugno in faccia ad un attivista, la mattanza alla stazione di Torino dopo la manifestazione di 60 mila persone che sabato hanno detto NO a questo spreco di denaro pubblico, a questa limitazione di democrazia, operazioni di repressione da un lato e provocazione dall’altro.

Il capo della polizia Manganelli, una persona da 600mila euro l’anno, il morto è da giorni che lo invoca.

Ieri il gravissimo ferimento di Luca, che, all’avanzare delle ruspe per resistere allo smantellamento della sua terra è salito su un traliccio. È stato inseguito dai militari che invece di bloccare tutto lo hanno spinto verso i fili dell’alta tensione.

Folgorato è caduto da 15 metri e adesso dopo l’operazione è in coma farmacologico.

Noi il morto non lo vogliamo, di martiri il movimento NoTav non ne ha proprio bisogno , e a Luca che dal Piemonte è sceso a portare la solidarietà al movimento No Ponte dall’altra parte di Italia siamo anche affezionati.

La Tav Torino Lione rappresenta bene il dominio economico che ci ha portati al disastro. Opere inutili, costose, che vanno ad arricchire solo i costruttori, in cui le mafie trovano grandi opportunità di riciclaggio di denaro e che deturpano in modo permanente i territori sia dal punto di vista ambientale che sociale.

La Rete Difesa del Terrirorio “Franco Nistico”, è solidale con chi resiste, presente in Valle nonostante la lontananza, perchè ben comprende il tentativo di dominio e sfruttamento sulla natura e sull’esigenze reali delle popolazioni, invita a scendere in piazza, nelle strade, nelle stazioni, e manifestare la propria indignazione contro la brutalità della repressione dello Stato e i piani di distruttivi di questo sodalizio economico-finanziario, per il rispetto della dignità e vita degli abitanti di ogni territorio.

La Valsusa, per noi, un sito di interesse strategico popolare.

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Author: Cristina

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