Nino Foti (PdL): “Il No al Ponte ci costa 1,1 Mld di Euro”

conf 23 ottobre 1

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La conferma da parte del Governo, di voler dar seguito a quanto previsto dall’articolo 8 comma 8 del disegno di legge recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2013)”, in merito alle penalità contrattuali per la mancata realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina mi lascia sconcertato.

Sulla costruzione del Ponte sullo Stretto si sono dette tante cose non vere, basti pensare ad esempio ai costi relativi alla mancata costruzione dell’Opera. Secondo le stime della Società Stretto di Messina infatti, le penali al Contraente Generale, ammontano orientativamente a circa 530 milioni di Euro, ai quali si aggiungono 300 milioni già spesi. A questi si sommano i costi per smobilizzare i cantieri, quelli per mancati utili, interessi, penali, indennizzi, stimati in almeno 250 milioni di Euro. In sintesi, il no al Ponte sullo Stretto, costerà in realtà 1mld e 100 mln in totale, con il rischio tra l’altro, che sottovalutando le stime, si ripeta lo stesso errore commesso nel caso della “vicenda esodati”.

Un altro aspetto importante da considerare, è quello relativo alla credibilità internazionale del nostro Paese che, se confermata la decisione di bloccare la costruzione del Ponte, rischierebbe di essere fortemente minata. Sono diversi infatti i gli investitori stranieri che hanno manifestato particolare apprezzamento per questo progetto dichiarandosi interessati ad acquisire il know how tecnologico utilizzato e a partecipare anche finanziariamente alla costruzione dell’Opera.

Provate ad immaginare il danno in termini di indebolimento delle capacità di attrarre investimenti a cui andrebbe incontro il nostro Paese, se il Governo decidesse di tirarsi indietro mancando così agli impegni presi con il mercato internazionale.

Pertanto, o si procede sulla strada già intrapresa e più volte sostenuta dal precedente Governo, o ci si astiene da questa decisione politica che un Governo tecnico non dovrebbe assumersi l’onere di prendere, affidando così ogni decisione al nuovo Governo.

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Author: Cristina

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