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20 milioni di euro da risparmiare sulla spesa corrente, destinandone uno per i quadri D e C sempre emarginati , e 19 per ridurre l’addizionale IRPEF sulle famiglie e implementare il fondo di sostegno alla povertà. È la Spending Review regionale proposta dal senatore Nico D’Ascola, candidato a governatore per Alternativa Popolare.
“Cinque milioni arriveranno dal taglio degli emolumenti a direttori generali e dirigenti- dice D’Ascola- con parametri che dovranno essere rigidi. Altri cinque milioni arriveranno – prosegue D’Ascola- dal taglio di enti inutili ancora in piedi, come Calabresi nel mondo, Aterp ( realizzazione agenzia unica) Calabria Etica ( le cui funzioni rimarranno ma senza spendere 200 mila euro annui di compenso per il Presidente); Sial e dalla cessione delle quote di Comac e Sorical. La Sorical sta risanando il bilancio- aggiunge D’Ascola- e superata la fase di liquidazione la Regione dovrà scendere dal 51 al 40 %. Per gli uffici di staff prevediamo un 20% di taglio ai compensi- aggiunge ancora il senatore reggino. Concorsi necessari – prosegue il giurista reggino- poiché eventuali leggi regionali di stabilizzazione non impugnate saranno trasmesse dalla Corte dei Conti alla Consulta per aperta violazione degli art. 3 e art. 97 della Carta.
I soldi percepiti illegittimamente da dirigenti e funzionari dovranno tornare nelle casse regionali. Un milione di euro sarà destinato ad ulteriore incentivo dei quadri D e C mentre con nove milioni ridurremo di circa 300 euro il carico fiscale regionale per le famiglie.Con 10 milioni -continua il candidato alla Presidenza di Alternativa Popolare- implementeremo il fondo sostegno alle famiglie a rischio povertà che potranno avere un sostegno di circa 300 euro mensili ciascuna. Questa ècapacità di redistribuzione del reddito- conclude D’Ascola- ed è giustizia sociale nel solco di una revisione meritocratica della gestione del personale e della eliminazione degli sprechi”.
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