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«Un atto gravissimo, tipico della ‘ndrangheta, che rivela i rapporti di forza in Calabria, dove lo Stato è vittima costante della prepotenza criminale». Lo dice la giovane deputata tropeana Dalila Nesci, del Movimento Cinque Stelle, a proposito dell’esplosione di una quarantina di colpi di Kalashnikov contro l’abitazione del sindaco di Nicotera (Vibo Valentia), Francesco Pagano, avvenuta la notte scorsa.
Nesci dichiara: «Le conseguenze potevano essere ben più gravi, il segnale mafioso è netto. Adesso occorrerà proteggere il sindaco Pagano, al quale chiedo di non arrendersi, assicurandogli la mia vicinanza personale e istituzionale».
La parlamentare aggiunge: «È fondamentale che l’episodio non passi come mero fatto di cronaca, cui noi calabresi siamo purtroppo abituati, spesso con rassegnazione. Ma è soprattutto lo Stato che deve agire, con la presenza e la fermezza delle sue istituzioni». La deputata Cinque Stelle sottolinea: «Sono certa che l’attenzione dei magistrati, del prefetto di Vibo Valentia e delle forze dell’ordine sarà massima».
Conclude Nesci: «Dal canto suo, la politica deve essere tempestiva ed efficace, mentre la città di Nicotera deve trovare il coraggio per difendere il suo sindaco. Infatti, l’intimidazione subita è rivolta a tutti: è la ‘ndrangheta che mostra la sua forza nel tentativo di imporre la propria legge. Per la Calabria non c’è futuro al di fuori dello Stato, chiamato a dare l’esempio, specie laddove la bellezza è violentata dall’orrore».
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