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Dalila Nesci, deputata del Movimento Cinque Stelle, ha presentato un’interrogazione parlamentare sul parco archeologico di Rosarno, con l’obiettivo di valorizzare l’importante sito e rilanciare il recupero dei beni archeologici della Calabria, troppo spesso abbandonati.
Nell’atto, la parlamentare considera con interesse gli scavi archeologici di Paolo Orsi (1912-1914), Salvatore Settis (1964-1966) e Maurizio Paoletti (2005) a Rosarno, di grande valore. La deputata ricorda che «nel 2004 l’allora amministrazione comunale di Rosarno, sindaco Giacomo Saccomanno, ebbe a intercettare diversi milioni di euro dal Ministero dell’Economia per la realizzazione del museo, l’istituzione di una scuola superiore di archeologia, la realizzazione di diverse strutture all’interno del parco».
«L’anno scorso – prosegue la parlamentare – si verificò un pesantissimo incendio nella zona di proprietà del Ministero, mentre la parte rimanente, gestita dalla locale scuola agraria, si trova invece in condizioni molto apprezzabili». Oltre a una maggiore tutela del parco archeologico, Nesci chiede al ministro dei Beni culturali se sa della richiesta avanzata dal locale Istituto professionale per l’Agricoltura alla Soprintendenza ai Beni archeologici della Calabria per ottenere in gestione la parte di parco di proprietà dello Stato, «al fine di curarla e coltivarla, a beneficio dei giovani allievi, e quindi di preservarla da ulteriori possibili danneggiamenti».
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