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Sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, le Fiamme Gialle del locale Comando Provinciale, del Nucleo Speciale Polizia Valutaria e del Servizio Centrale I.C.O. di Roma hanno eseguito, in Calabria e in Campania, un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria con il quale è stata disposta, nei confronti dei un noto imprenditore, l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro dell’intero patrimonio aziendale di 4 imprese e delle quote di società di capitali, di 85 unità immobiliari, di 42 rapporti finanziari personali e aziendali nonché di denaro contante per quasi 700.000 euro, il tutto per un valore stimato pari a circa 215 milioni di euro.
Dalle indagini è emersa la sproporzione tra il patrimonio e i redditi dichiarati.
Tale provvedimento si fonda sulle risultanze del proc. n. 5368/15 RGNR/DDA -acquisite a seguito dell’operazione “Bucefalo” condotta dai predetti Reparti della
Guardia di Finanza – nell’ambito del quale, nel mese di marzo 2015, l’imprenditore era stato raggiunto da un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal G.I.P. di Reggio Calabria. Proprio in relazione a tali vicende, si sta celebrando in questi giorni presso il Tribunale di Palmi il processo che lo vede imputato per il reato, tra gli altri, di cui all’art. 416-bis c.p. in quanto ritenuto partecipe alle attività illecite della cosca di ‘ndrangheta “PIROMALLI”, operante sul territorio della provincia di Reggio Calabria.
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