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“Si conferma, qualora c’è ne fosse bisogno, come il porto di Gioia Tauro sia il centro nevralgico di vari traffici illeciti”.
Cosi il Procuratore Nazionale antimafia Pietro Grasso, ha commentato la notizia del ritrovamento ieri sera del grosso quantitativo di esplosivo all’interno di un container.
“Se, come sembra, il mittente ed il destinatario, non sono italiani ma stranieri – prosegue ancora Grasso – possiamo bene capire quale posizione strategica rivesta il porto calabrese”.
Ma lo stesso procuratore nazionale va cauto per quanto riguarda il coinvolgimento della `ndrangheta. “Credo che ancora sia presto per parlare di questo, vediamo cosa emerge nel corso delle indagini”.
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