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E’ stata una cimice a casa del boss a consentire, nell’arco di dieci mesi, l’esecuzione di una centinaia di arresti tra i clan Pelle e le altre cosche reggine , coinvolgendo i servizi deviati, l’università e oggi è il turno della politica di Reggio Calabria.
E’ soddisfatto il procuratore Giuseppe Pignatone quando, nella conferenza stampa che illustra l’operazione Reale, ripercorre gli ultimi mesi di indagine della Procura antimafia reggina e dei successi ottenuti tutti grazie ad una cimice collocata, nello scorso febbraio, a casa del boss Giuseppe Pelle.
“Grazie a quelle intercettazioni – dice Pignatone – ci sono arrivate notizie fondamentali finché i rapporti di Pelle con il commercialista, ex collaboratore dei servizi, Giovanni Zumbo, che gli rivelava informazioni riservate, non ci hanno fatto decidere di togliere la cimice per salvare l’operazione Crimine a cui stavamo lavorando”.
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