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E’ stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Calabria unitamente al personale di Interpol il latitante Alampi Valentino, cl. 1978. L’arresto è avvenuto dopo mesi di attività tesa alla localizzazione nel paese del Sudamerica condotta dai militari operanti e dagli agenti di Interpol.
Alampi si era sottratto lo scorso marzo 2012 all’esecuzione di Ordine di esecuzione per la carcerazione nr. SIEP 58/2012, emesso dalla Procura Generale della Repubblica, poiché riconosciuto colpevole del delitto p. e p dagli art. 416 bis c.p. e condannato alla pena di anni 4 e mesi 6 di reclusione ed interdizione temporanea dai PP.UU per 5 anni e libertà vigilata per un anno.
Alampi risulta elemento di spicco al vertice dell’organizzazione criminale mafiosa ‘NDRANGHETA nella sua articolazione territoriale denominata “COSCA ALAMPI” al cui vertice è stato riconosciuto il fratello ALAMPI Matteo cl. 1969 e il padre ALAMPI Giovanni quest’ultimo coinvolto nell’Operazione “CRIMINE” e condannato in primo grado alla pena di 8 anni di reclusione, poiché unitamente ad altri soggetti faceva parte della Locale di Croce Valanidi, Vliveto, Trunca e Allai.
L’esistenza nella frazione di Trunca di Reggio Calabria di un “locale di mafia” al cui vertice si pone la famiglia ALAMPI, nella persona di ALAMPI Matteo era stata riconosciuta già da tempo dalla sentenza emessa in data 18 dicembre 2008 dal Tribunale di Reggio Calabria – I sezione Collegiale – nell’ambito del processo denominato “Rifiuti S.p.A.” celebrato nei confronti di numerosi soggetti ritenuti responsabili dei delitti di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata all’aggiudicazione delle gare d’appalto nel settore dello smaltimento dei rifiuti e della gestione delle discariche nella provincia di Reggio Calabria, di estorsione, turbata libertà degli incanti, corruzione, concussione, truffa e frode nelle pubbliche forniture.
In particolare, ALAMPI Valentino, è stato imputato e condannato per il delitto di cui all’art.416 bis c.p. per aver fatto parte della cosca ALAMPI, alleata con la cosca LIBRI e CONDELLO attraverso il patto siglato tra il proprio capo Matteo ALAMPI rispettivamente con Domenico LIBRI e Pasquale CONDELLO.
Le attività della cosca andavano da delitti in tema di armi ed esplosivi, di estorsione a carico di imprenditori e appaltatori, operanti sul territorio nonché azioni tese a turbare i pubblici incanti.
Le indagini hanno riguardato anche episodi di truffa ai danni di enti pubblici e controllo di imprese per l’acquisizione diretta ed indiretta della gestione di attività economiche nel settore dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani in tutto il territorio regionale.
Le ricerche iniziate lo scorso marzo 2012, con la direzione ed il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, sono state svolte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Reggio Calabria consentendo la localizzazione del latitante in ECUADOR dove quest’ultimo si nascondeva dirigendo a nome di altri attività lavorative nel settore dell’ambiente.
Dopo diversi tentativi Interpol su indicazione degli investigatori italiani lo individuava definitivamente nella serata di ieri.
Il latitante è stato catturato nell’Aeroporto di Guayaquil, mentre si stava imbarcando su di un volo interno per raggiungere la città di Quito.
L’ operazione è stata condotta dall’Interpol di Quito con la Polizia Nazionale (UIAD-Unità Investigativa Anticrimine del Guayas) e l’arrestato non ha opposto alcuna resistenza.
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