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Si è chiusa ieri a Torino, con sei condanne e dodici rinvii a giudizio, l’udienza preliminare dell’inchiesta “Colpo di coda”, che riguarda la presenza della ’ndrangheta in Piemonte.
Le pene, inflitte al termine di un rito abbreviato, sono comprese fra i sei anni e i dieci anni e otto mesi di reclusione. Gli imputati che hanno scelto l’ordinario saranno processati a partire dal 25 novembre.
In “Colpo di coda” viene trattata la presunta formazione di “locali” (le cellule territoriali della ’ndrangheta) nelle zone di Chivasso, in provincia di Torino, e Livorno Ferraris, nel Vercellese. Un’impostazione che gli avvocati difensori respingono.
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