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La Polizia di Stato di Reggio Calabria ha tratto in arresto il latitante Antonio Galea, classe ’62, ritenuto affiliato alla cosca Commisso.
Galea, ritenuto capo dell’omonima ‘’ndrina-satellite’’ dei Commisso, è accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso in virtù delle risultanze di varie indagini: l’uomo, infatti, era stato già colpito da due ordinanze di custodia cautelare in carcere emanate l’una a seguito dell’operazione ‘’Il Crimine’’, vera e propria indagine ‘’Madre’’ degli anni a venire, e l’altra in occasione del megasequestro alla famiglia Commisso, avvenuto con l’operazione ‘’Bene Comune’’, poi proseguita con ‘’Recupero’’.
Gli uomini della polizia l’hanno preso in mattinata all’interno di una villetta nel sidernese e, precisamente, nella contrada Pantaleo della frazione Mirto. Il latitante non ha opposto resistenza all’arresto ma ha cercato di occultarsi alla cattura nascondendosi sotto il letto dove dormiva.
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