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E’ stato arrestato al confine con la Slovenia l’uomo accusato di essere l’esecutore materiale degli attentati contro i magistrati di Reggio Calabria. Si tratta di Antonio Cortese, di 48 anni, presuntom affiliato alla cosca Lo Giudice fermato dalla polizia a Reggio Calabria.
Cortese, in particolare, é ritenuto il responsabile degli attentati dinamitardi compiuti il 3 gennaio ed il 26 agosto contro la Procura generale e contro l’abitazione del procuratore generale Di Landro e di avere fatto trovare un bazooka il 5 ottobre scorso davanti gli uffici della Dda.
Quando è stato individuato e bloccato al valico di Fernetti (Trieste) dagli agenti della Squadra Mobile di Reggio Calabria e dai loro colleghi di Trieste, Cortese era a bordo di un autobus proveniente dalla Romania. I poliziotti lo stavano cercando dalla settimana scorsa, quando avevano effettuato una perquisizione nella sua abitazione nel città calabrese dello Stretto, senza trovarlo.
Secondo il legale di Cortese, Giuseppe Nardo, l’uomo stava rientrando in Italia proprio per consegnarsi alle forze dell’ordine, avendo intenzione di chiarire la sua posizione e per respingere le accuse che gli muove Lo Giudice’.
Sarebbe stato l’ex boss Antonino Lo Giudice, arrestato il 7 ottobre ottobre scorso, che sta collaborando con i magistrati della Dda reggina davanti ai quali ha confessato di essere stato l’organizzatore dei due attentati e del ritrovamento del bazooka, a fare il nome di Cortese come possibile esecutore materiale dei due attentati.
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