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Proseguono le iniziative promosse dal Museo diocesano in occasione del Natale 2016: in particolare, le aperture straordinarie della chiesa del Santo Cristo, in via Miraglia, nella quale, per la sensibile disponibilità dell’Arciconfraternita dei Bianchi, è stato riallestito l’indimenticato Presepe meccanico di Ninì Sapone.
Oltre 2000 bambini delle scuole di Reggio e provincia dal 2 al 22 dicembre lo hanno visitato, fruendo dell’attività didattica “Viaggio nel Presepe” offerta dai Servizi educativi museali: la visita al Presepe meccanico, introdotta da un personaggio guida speciale, è stata così occasione per descrivere in modo dinamico e coinvolgente un itinerario tra arte, storia e devozione volto a illustrare l’invenzione del Presepe, le fonti letterarie che lo ispirarono e il significato delle singole figure presepiali.
In queste settimane un gran numero di bambini e adulti di ogni età si sono lasciati affascinare dal piccolo grande capolavoro del rimpianto maestro Sapone, donato nel 2012 al Museo diocesano dai figli Adriana e Gianni. Riallestito dal nipote Maurizio de Marco, ispirandosi a bozzetti dello zio, il Presepe, con l’impiego di avanzate tecnologie elettroniche, racconta, nell’alternarsi delle fasi del giorno, il passaggio della Cometa e la nascita del Salvatore, tra mirabili giochi di luce ed effetti scenici. Ecco l’arrotino che mola la lama, il fabbro che batte il ferro sull’incudine, il monaco che suona la campana, la donna che sbatte i panni, il pescatore che getta la lenza, il vasaio che gira il tornio, il contadino che zappa, le pale del mulino che girano, le porte che sbattono, tutto diventa elemento portante di quel villaggio millenario che, animandosi, si trasforma per incanto in un vero e proprio gioiello tecnologico, un presepe meccanizzato dall’invidiabile suggestione.
La chiesa del Santo Cristo, che ospita il Presepe meccanico, è un prezioso esempio di architettura religiosa del 1936, edificata su progetto dell’ingegner Tibaldi, con altare maggiore che reimpiega elementi in marmo intarsiato provenienti dall’antica Cattedrale. Valorizzata fin dalla scorsa estate con aperture straordinarie nell’ambito del Progetto Chiese Aperte, sarà ancora visitabile e, al suo interno, lo sarà il Presepe Sapone martedì 3 e mercoledì 4 gennaio dalle 17 alle 20 a cura dell’Associazione di volontariato Did.Ar.T. Didattica Arte Territorio.
Nelle stesse date, ma al mattino, dalle 9 alle 13 al Museo diocesano sarà visitabile la Mostra che espone una piccola selezione di opere appartenute a Ninì Sapone e donate al Museo diocesano nel 2012: tra le opere esposte risaltano le statuine in ceramica dei fratelli Allegra di Reggio Calabria e quelle in terracotta di Giuseppe Pesa di Seminara; i manufatti in terracotta e tela, ispirati al Settecento siciliano, opera di Giulietta Cavallo; i gruppi ispirati al Settecento napoletano opera del maestro Antonio Greco di Castellamare di Stabia e Antonio Malacario di Boscotrecase; quelli in cartapesta di scuola leccese di Marco Epicochi; i presepi liguri in ceramica policroma verniciata a fuoco opera di Delia Zucchi e, ancora, le composizioni lignee di Karl e Heinrich Demetz di Ortisei in Val Gardena. Ad essi si aggiunge una piccola sezione dedicata ai Presepi dal mondo, con manufatti in materiali e tecniche diversi, provenienti da Europa, Africa, Asia e Americhe.
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