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Sarà uno servizio che verrà incontro alle esigenze dei lavoratori dell’Ente e che, in sede di refezione degli infanti, terrà conto dei cambiamenti profondi della società reggina”.
La Provincia di Reggio Calabria avrà il suo asilo nido aziendale. Sarà allestito nel palazzo di proprietà dell’Ente sito in Via S.Anna II tronco, nel rione Spirito Santo, ed accoglierà in via prioritaria i figli e nipoti dei dipendenti provinciali e, nella misura del 30% dei posti disponibili, anche bambini provenienti dalle liste di attesa degli asili nido comunali di Reggio. Durante la seduta di ieri del Consiglio provinciale è stato approvato all’unanimità il Regolamento per il funzionamento, che disciplinerà le modalità di accesso e gestione.
Grazie all’iniziativa promossa dall’assessore Attilio Tucci e dal Settore n.9 – Politiche Sociali e Pari Opportunità, si migliorerà la qualità della vita delle lavoratrici e dei lavoratori, mettendo a loro disposizione uno spazio sicuro dove garantire un armonico sviluppo psico-fisico e sociale degli infanti; uno spazio, fruibile a tariffe estremamente vantaggiose rispetto alle strutture private, che migliorerà la loro qualità della vita, anche attraverso la riduzione del tempo da dedicare all’accompagnamento dei figli in strutture lontane dal posto di lavoro.
Il numero dei posti disponibili per l’asilo nido della Provincia è di 25 bambini, di cui 9 di età compresa tra i 3 e i 12 mesi (lattanti) e 16 tra i 12 e i 36 mesi (semi-divezzi e divezzi), che potranno usufruire del regime a tempo parziale, con uscita dalle ore 13,30 alle 14,30, o di quello a tempo pieno, con uscita dalle ore 16,30 alle 18,30. Ai bambini sarà garantito un servizio di refezione secondo le tabelle dietetiche approvate dall’azienda sanitaria. Su proposta del gruppo consiliare di Rifondazione Comunista, concertata con l’assessore Tucci e trasformata in emendamento integrativo al Regolamento dell’asilo, la Provincia terrà in considerazione non solo le esigenze alimentari legate ad eventuali problemi di salute degli infanti (celiachia, allergie e intolleranze), ma anche quelle motivate dalle convinzioni religiose, etiche e filosofiche dei genitori. Sarà pertanto possibile, previa specifica richiesta, usufruire di menù senza particolari tipi di carne, del tutto privi di carne e pesce (menù vegetariani) o privi anche di derivati animali come latticini e uova (menù vegan), assicurando comunque dei pasti dietologicamente equilibrati e completi. Una scelta, quella della Provincia, che prende atto dei cambiamenti profondi della società reggina, sempre più variegata, multietnica e multiculturale e con una sensibilità crescente nei confronti delle tematiche legate ad un’alimentazione salubre e sostenibile, ai diritti degli animali e la salvaguardia ambientale.
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