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di Mimmo Musolino
Immagino con sgomento e stupefatto un grande “bussolotto“ a manovella, di quelli usati prima delle estrazioni tecnologiche dei numeri del gioco del lotto, campeggiare e roteare alle spalle dell’altoscranno della presidenza nel Consiglio Regionale della Calabria.
Ho saputo che per superare lo stallo, (si pensa dovuto dalle tante esigenze e richieste da parte dei politici e si presume anche da parte di “grandi e potenti elettori “) delle tante nomine in Consiglio regionale, lo “sfinito “ presidente, Nicola Irto ha deciso di affidare ad un sorteggio le nomine per le quali si è scatenato una autentica tempesta da parte delle clientele politico- elettorali.
Molti hanno gridato al miracolo e osannato la grande novità del metodo del sorteggio plaudendo a tale decisione, e ciò non mi sorprende considerando il pessimo rispetto e considerazione che loro (i politici) hanno della capacità dei cittadini calabresi di intendere e ragionare di politica. Lo stesso presidente Nicola Irto sostiene: “ ….che tale determinazione può rafforzare la fiducia dei calabresi nella politica……..“.
Non sembra possibile che il Presidente della più prestigiosa Assemblea elettiva della Calabria possa fare questa affermazione!
La Calabria che pensa, ragiona e riflette non può essere d’accordo con l’ illustre Presidente al quale va, certamente, dato atto della sua buona fede e del fatto di non avere esigenze politico – clientelari da rispettare in conseguenza di “ impegni- promesse “ elettorali, altrimenti e probabilmente, cercherebbe di tenere fede a tali “impegni“ ad ogni costo e con ogni possibile compromesso.
Ma moltissimi cittadini si porranno le domande: ma che classe politica è questa e di quale valore morale e culturale è impregnata?
E perchè non riesce a liberarsi dalla aberrante logica del più becero metodo clientelare? E perchè non ha la capacità di decidere quali siano le persone più adatte per cultura, moralità e soprattutto per merito, professionalità e specifiche competenze a ricoprire cariche negli Enti regionali?
Con questa assurda ed estemporanea decisioni si delegittima la politica e le istituzioni democratiche (per quel poco di credibilità che ne è rimasta)!
La logica del ”cugno“ si sostituisce con la logica del “culo” o che dir si voglia.
Altro che rafforzare la fiducia dei cittadini ecc. …. bla, blaa, blaaa………a fronte di una classe politica che abdica, mortifica e non è nelle condizioni di onorare i propri doveri e le proprie prerogative e responsabilità istituzionali.
Va bene, si modifichi pure e si aggiorni la L.R. 39/95 sulle nomine! Iniziando con abolire, e con la massima urgenza possibile, una miriade di Enti, Associazioni e quant’altro che servono solo a soddisfare le esigenze (non proprio legittime ed oneste) del sottobosco politico- clientelare e che pesano sulle spalle e svuotano le tasche dei cittadini che sono ulteriormente gravati da tassazioni ingiuste (ai limiti dell’estorsione), onerose ed insostenibili e senza avere alcun servizio (neanche quello primario della salute) e beneficio in oltraggio alla Costituzione.
Forse è proprio per questi motivi che i poteri costituiti intendono, in maniera subdola, svuotare e svilire (articolo dopo articolo) la stessa Costituzione.
E poi neanche si intravede e non si capisce la necessità ed il motivo per cui la Regione sia rappresentata nei tantissimi Enti, Associazioni, Agenzie, Fondazioni e chi più ne ha più ne metta…. che sono dotati di Presidenti e Consigli di Amministrazione ecc. i quali non avrebbero (in ossequio alla propria autonomia decisionale, per logica e buon senso) bisogno di tutele o/e di controlli e di pareri da parte di personale esterno al Consiglio Regionale.
Mi permetto di dare un input al Presidente Nicola Irto: ritiri subito la proposta “pilatesca” ed ignava del sorteggio e deliberi le nomine seguendo e applicando, scrupolosamente, leggi e regolamenti.
E’ questo, e nessun altro, un grande segnale di autentico cambiamento!
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