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Lunedì 2 marzo 2015, alle ore 17.30, per il ciclo di incontri dedicati alla Storia, il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, presso la sala conferenze della libreria Culture – Reggio Calabria, promuove l’incontro dal titolo “Francesco di Paola un santo europeo nel Mezzogiorno Aragonese”. Relazionerà il Prof. Giuseppe Caridi, Ordinario di Storia Moderna dell’Università di Messina. Francesco di Paola (27 marzo 1416 – 2 aprile 1507) fu proclamato santo da papa Leone X nel 1519. Il prof. Caridi, studioso degli aspetti sociali, economici, religiosi e politico–amministrativi della Calabria, è autore di numerosi libri, monografie, saggi e articoli. Dal Novembre 2000 ricopre l’incarico di Presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria e dal 2004 è Presidente del Centro Studi e promozione Culturale “Gaetano Cingari”. Mercoledì 4, alle ore 18, nella sala della chiesa di San Giorgio al Corso, in occasione dell’approssimarsi dell’8 Marzo, giornata internazionale della donna, il Cis propone “Filumena Marturano donna e madre – Il personaggio della Commedia di Eduardo e le sue grandi interpreti”. Dopo una breve introduzione della prof.ssa Paola Radici Colace, ordinario di Filologia Classica dell’università di Messina, presidente Onorario del Cis della Calabria, attraverso video proiezione il prof. Nicola Petrolino, esperto e critico di cinema, responsabile sezione cinema del Cis, farà una approfondita analisi critica alla commedia di Eduardo e si soffermerà sulle numerose attrici che in teatro, cinema e televisione sono state le grandi interpreti. Filumena Marturano (1946) è forse la commedia italiana del dopoguerra più conosciuta e rappresentata anche all’estero. Si contano più di 50 rappresentazioni nei teatri di ogni parte del mondo: Berlino, Parigi, Mosca, New York. Venerdì 6, alle ore 17.00, presso il Palazzo della Provincia di Reggio Calabria, sala biblioteca, sarà presentato il libro “Giulia e la luna”, monologo di Fortunato Nocera – Città del Sole Edizioni. Interverranno: Prof. Antonio Panzarella, prof. Giuseppe Cantarella, Prof.ssa Mila Lucisano, l’Autore e l’Editore. Furono le ragioni di Stato e i giochi di potere – più che la volontà o il caso – a portare la divina Giulia, figlia dell’imperatore Ottaviano Augusto, a trascorrere gli ultimi anni della sua vita rinchiusa in una torre che si stagliava di fronte allo Stretto sull’odierna via Giulia, che deve il suo nome proprio alla sfortunata matrona romana. Donna colta, raffinata e dallo spiccato intelletto, votò la propria esistenza alle lettere e al piacere, nell’intento di vendicarsi del padre e porre in evidenza con la propria condotta l’ipocrisia delle leggi romane. Giulia, ormai anziana e malata, nell’ultima notte della sua vita invocherà la dea celeste della Luna, sua unica compagna nella prigionia, eleggendola confidente delle proprie imprudenze e delle ingiustizie subite. Lunedì 9, alle ore 17.30, nella sala conferenze della libreria Culture, il dott. Vincenzo Tavernese terrà una conferenza sulla poesia filosofica di Tommaso Campanella. Interverranno: la prof.ssa Paola Radici Colace e l’attore Antonio Marino.
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