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L’aeroporto di Reggio Calabria e la società di gestione SOGAS sono da tempo sottoposti a giudizio. Il bilancio è pieno di “buchi” e il direttore generale dell’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile Nicola D’Anna ha affermato che, nei suoi trent’anni di carriera, non aveva visto nulla di simile. Dunque, gli accertamenti amministrativi hanno dato esiti sconcertanti. La SOGAS è definita “gallina dalle uova d’oro”.
La gestione aeroportuale a fronte dei buchi, degli sperperi e delle consulenze a vario titolo, tutte onerose e spesso ingiustificate, pone al sindacato una irrinunciabile questione che nella sostanza vede la sua ristrutturazione collegata ad un’idea virtuosa capace di modificare “il sistema” in vigore.
È dunque evidente che l’azione amministrativa intrapresa dovrà essere collegata ad una presa di posizione più politica che tecnica. Certo si può fare di più, tenuto conto che in questo ultimo decennio si è fatto male e poco. Oggi si pone la questione di mettere in campo la legalità economica che richiede trasparenza, progetto condiviso e, se è possibile, volontà del tutto disinteressate. Sappiamo come sindacato che il progetto di legalità economica è l’unica risposta per noi che ci poniamo l’obbiettivo della crescita dell’aeroporto. Servono in questo quadro di riferimento capacità politiche e volontà positive (non partitiche). Si potrà affermare così quella certezza del diritto che serve a modificare quella costante e perenne voce degli amministratori unici che pensano che da soli ce la possono fare.
La FILT CGIL sta lavorando confrontandosi con la società, per la parte che gli compete. Il nostro obiettivo è quello di riportare ogni cosa nell’ambito della legalità. Nella trattativa già aperta ogni cosa dovrà essere collegata al rispetto del CCNL, senza generose autonomie che di fatto hanno solo aggravato, ieri ed oggi, i bilanci. La spesa in questa fase di restringimenti deve essere governata dal buon senso e indirizzata ad emolumenti che non possono essere “pazzi”. Si può fare sempre di più se si ha la capacità e la volontà di mettere al primo posto il problema politico, con cui si dovrà misurare l’amministrazione evitando di prestare il fianco al “consenso” in questa fase di ristrutturazione.
La città di Reggio, città metropolitana, ha bisogno di un aeroporto solido, sicuro ed efficiente e di una serenità che una classe dirigente responsabile e capace dovrà garantire. La nostra esperienza di FILT CGIL ci dice che è possibile. Noi collaboriamo dunque e lanciamo un messaggio positivo agli utenti ed ai lavoratori. Vogliamo una SOGAS non più sotto accusa per lo spreco, ma soggetto impegnato e capace di realizzare un aeroporto di livello europeo. Solo così il Tito Minniti crescerà garantendo l’occupazione attuale e successivamente più larga che privilegia il merito e la certezza del diritto. I fatti della vita ci insegnano che spesso dalle crisi è possibile venirne fuori in positivo, mettendo in campo saperi, intelligenze ed opportunità. Si può uscire da situazioni stagnanti prendendo in considerazione aspetti mai considerati.
Per finire calza il detto “aria pulita non ha paura dei tuoni”.
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