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Parlare di migranti affrontando la questione da un punto di vista logistico-organizzativo piuttosto che etico o socio-culturale sembra divenuto impossibile; nel frattempo mentre si spendono fiumi su una questione di politica internazionale ci ritroviamo a dover risolvere situazioni molto pratiche.
Lo sbarco in città di 1700 persone in realtà è di poco superiore alle 400 unità , vista l’impossibilità strutturale di ospitare un simile flusso che ha spinto gli Organi competenti a dirottarli altrove.
Reggio ha funzionato benissimo sia in termini di solidarietà che di gestione tecnica di questo nuovo e non ultimo sbarco.
La Chiesa di S.Agostino e varie Associazioni, anche semplici cittadini, si stanno spendendo per mettere nelle condizioni di elementare decoro e dignità i numerosi migranti che , fortunatamente, non presentano gravi condizioni di salute né, tantomeno, alcuna traccia dei “rischi” sanitari paventati.
La disinformazione o l’informazione viziata rischia di creare allarmismi pericolosi ed improduttivi per tutti dimenticandoci l’aspetto fondamentale che sta dietro tutta la questione ovvero che sono esseri umani come noi in fuga disperata da situazioni limite di esistenza.
Come Movimento Civico vogliamo non solo esprimere la soddisfazione e la gratitudine per quanti si sono attivati per questo grande gesto di civiltà, in una città in cui tutto sembra impossibile, ma anche per sollecitare le Istituzioni ad operare scelte più logiche e razionali per un’efficienza ancora superiore di questo piano d’emergenza che coinvolge ognuno a vari livelli.
Ci chiediamo infatti quali siano i motivi per cui non possa essere utilizzato, in via del tutto straordinaria, l’ex Istituto “Da Empoli”( chiuso da tempo ) che ha una capienza di gran lunga superiore allo Scatolone, ormai saturo e privo di un numero adeguato di Servizi Igienici (oltre che di condizioni di sussistenza elementari viste le temperature estive che rendono tutto più insopportabile).
D’altronde il “Da Empoli” è proprio all’uscita del Porto e faciliterebbe assolutamente tutte le operazioni sia di assistenza che di controllo sanitario e burocratico.
In fase di emergenza conclamata non è tempo di sviluppare dibattito e conflittualità; serve piuttosto una risoluzione pratica per gestire ed assorbire il fenomeno nel migliore dei modi.
Il problema dei flussi migratori è quanto di più delicato esista per le questioni internazionali che coinvolgono equilibri a vari livelli , da quello economico delle risorse a quelli di ordine religioso e civile.
Come Movimento Reggio avremo modo di offrire il nostro contributo a questa riflessione ed inviteremo vari soggetti sociali ad un confronto pubblico anche con le Istituzioni provando a farci interpreti delle migliori istanze dei cittadini e degli operatori.
Nel frattempo “restiamo umani” ed individuiamo soluzioni per una città che collassa già su se stessa e non potrebbe sostenere ulteriori carichi per la pressione mediatica e politica generata da diatribe sterili e spesso frutto di ignoranza profonda.
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