Motta San Giovanni (RC), Pericoli di allagamento nel tratto di Ss 106 Lazzaro

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Tombino inidoneo a Lazzaro

Ci rivolgiamo ancora una volta a codeste spettabili Istituzioni affinché vogliano intervenire acchè si provveda alla messa in sicurezza dell’arteria stradale.

La situazione è pesante e ci crea notevoli disagi che non possiamo più sopportare. L’ennesimo impressionante allagamento si è registrato nel pomeriggio dello scorso 27 gennaio, durante un acquazzone abbattutosi sulla zona intorno alle 17,00 che ha costretto molti di noi a rimanere a bordo delle proprie autovetture per circa due ore, atteso l’impraticabilità del tratto stradale, in particolare l’area delimitata dallo spartitraffico di cemento.

Il copione si presenta identico alle precedenti situazioni. Anche questa volta alle 18,30 siamo stati costretti a richiedere telefonicamente al numero “115” l’intervento dei Vigili del Fuoco (che ringraziamo per essere sempre prontamente intervenuti sulla problematica), i quali riferivano che le pattuglie erano impegnate in altri interventi e che si tratta di  una vecchia situazione in merito alla quale si è intervenuti più volte attivando il Comune di Motta San Giovanni per l’adozione dei  provvedimenti di competenza, più volte sollecitati dallo stesso Comando.

Dobbiamo ancora una volta rimarcare che  durante le  piogge non solo non si può entrare ed uscire dalle abitazioni in quanto le aree private sono inondate dalle acque ed il tratto stradale si trasforma in un torrente in piena, ma non è possibile in caso di urgenza prestare soccorsi.

In particolare sottolineiamo che nel tratto in questione ci sono delle persone che necessitano di VITALI cure mediche e assistenza infermieristica domiciliare e tali situazioni non permettono al personale medico e parasanitario di prestare puntualmente le cure e l’assistenza dovuta, pertanto  alto è il rischio per il paziente di subire un danno grave e irreparabile.

Francamente non si comprende perché non si attui il potere sostitutivo,  visto che le istituzioni Centrali dello Stato hanno ripetutamente invitato, invano, l’Ente preposto ad adottare i dovuti provvedimenti e le Amministrazioni territorialmente competenti  non intervengano  in “danno” del proprietario o gestore inadempiente della struttura che determina il pericolo.

Come già segnalato, si ritiene necessario  fare un Piano quotato di precisione, con il quale individuare le zone critiche, monitorare il tratto di strada durante gli eventi pluviometrici per capire esattamente dove nasce la problematica e sulla base di tali verifiche redigere un progetto di smaltimento delle acque meteoriche. Qualora l’attività di rilievo non fosse sufficiente a ipotizzare un progetto di smaltimento delle acque piovane, andrebbero estesi i rilievi a tutta l’area fino al torrente Oliveto.

Nel frattempo, per ridurre i pericoli di allagamento, come più volte  richiesto  è necessario provvedere alla pulizia della cunetta lato monte ed intervenire  al Bivio stazione FF.SS,   ove,  durante le piogge, la situazione risulta appesantita perché da qualche tempo il canalone, posto alle spalle della delegazione municipale di Lazzaro, che raccoglie le acque piovane  provenienti dalla collina sovrastante e le convoglia al Torrente Oliveto,  è stato in più parti demolito e ricoperto con  alcune  rampe in cemento che hanno determinato uno sbarramento alle acque, le quali   unitamente alla terra si riversano sulla attigua strada comunale fino a raggiungere la Ss 106 al Bivio Stazione e l’adiacente  sottopassaggio.

Provvedere altresì alla sostituzione  del canale di scolo ubicato sotto la sede stradale adiacente al sottopassaggio lato monte al Bivio Stazione FF.SS., ( tubazione di circa 7 metri) che  impedisce lo scorrimento delle acque nella cunetta opposta che si riversano sulla SS 106 con pregiudizio per la circolazione stradale.

Si deve sottolineare che alcuni mesi addietro l’Amministrazione comunale ha incaricato una ditta per intervenire su due tombini che presentavano segni di cedimento e sulle lastre di cemento, poste a copertura della cunetta lato monte che convoglia le acque del paese al Torrente Oliveto e ancora una volta l’intervento è stato eseguito in maniera non corretta, tant’ è che anche un cieco se ne sarebbe accorto della posizione altimetrica delle griglie rispetto al manto stradale. Malgrado abbiamo richiesto all’Ufficio Tecnico, interessando anche l’Assessore ai LL.PP. del Comune,  di effettuare le dovute verifiche  non risultano adottati i dovuti provvedimenti. Intanto però si continua in questo tratto di strada a  buttare soldi pubblici.

Dobbiamo ripetere che da anni i nostri diritti e la nostra dignità sono continuamente calpestati e quando si impone la propria volontà vengono meno i principi democratici di uno Stato.

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Author: Consuelo

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