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Finalmente qualcuno dell’Amministrazione comunale si è accorto che sono già trascorsi quattro dei cinque anni di mandato elettorale. La preoccupazione sale, i conflitti interni cominciano ad essere più rumorosi e le convinzioni non sono più solide.
Non si spiegherebbe altrimenti l’accanimento nei testi redatti ultimamente e la frequenza con la quale vengono ribadite sempre le stesse cose, quasi in un inutile quanto controproducente tentativo di convincere, e convincersi, di aver fatto qualcosa di buono.
Spiace che il sindaco e l’assessore non abbiano altro di meglio di cui vantarsi se non di iniziative volute, programmate, in parte realizzate dalla precedente Amministrazione comunale.
Siamo stati costretti prima a sentire recitare la favoletta dei debiti e dello stato disastroso delle finanze comunali, poi ad apprendere del “nuovo miracolo italiano” che, grazie a scelte “opportune e lungimiranti”, ha portato alla soluzione di tutti i problemi economici in beve tempo, consentendo di contrarre mutui con la Cassa Depositi e Prestiti, “dare certezze attraverso l’assunzione a tempo pieno di quanti lo erano solo part-time, e la stabilizzazione di LSU/LPU.”. Come se tutto questo si potesse realizzare in breve tempo, come se tutto questo non presupponesse tutti i conti in regola.
E’ sufficiente andare a rileggere gli ultimi comunicati stampa diffusi dall’attuale Amministrazione comunale per capire quanto e come ha lavorato la precedente.
Ci si vanta della riqualificazione di Piazza Stazione a Lazzaro, ma non si dice che i lavori (oggetto di un accordo precedentemente sottoscritto con le Ferrovie) sarebbero potuti iniziare già nell’estate del 2007 se non si fosse avviato un dannoso ed inutile contenzioso.
Si esalta la struttura museale sorta presso l’ex Caserma della Guardia di Finanza, ma ci si dimentica di indicare chi ha voluto e sostenuto l’iniziativa, difendendola nelle sedi opportune, lottando affinché i fondi non venissero assegnati per lavori previsti in un altro territorio.
Ci si rallegra per l’impianto eolico che a breve sorgerà ma non si ha l’onesta di dire che la convenzione preliminare è stata sottoscritta dalla precedente amministrazione già nel 2000, ovviamente con le condizioni e nei termini che il mercato energetico allora consentiva.
Si evidenziano i lavori per la difesa della costa di Lazzaro, ma non si fa cenno alcuno al perché di così tanto ritardo nelle procedure di appalto o, peggio, a come e grazie a chi si è giunti a poter usufruire di tali somme.
Su altre questioni, invece, è calato un velo di assolto silenzio per evitare domande imbarazzanti che prevedono risposte incomprensibili.
Dei quasi 600mila euro assegnati dall’Ente Provincia per l’impiantistica sportiva, la valorizzazione del Castello Santo Niceto, la viabilità interpoderale e comunale, la pulizia delle spiagge, le minoranze linguistiche e altro ancora, non si ha notizia. Non c’è un programma di interventi, non esiste un valido progetto pur trattandosi di fondi reali, concreti, immediatamente spendibili.
Tutto questo è provato.
E’ sufficiente recuperare e consultare la documentazione… … anche se questo potrebbe essere un altro problema.
L’attuale Amministrazione comunale, infatti, si è chiusa all’interno del Palazzo Alecce, rendendo sempre più difficile potere apprendere notizie o consultare documenti. Noi stessi del gruppo consiliare di minoranza abbiamo dovuto faticare per ottenere copia delle delibere e delle determine, per consultare progetti o verificare interventi disposti in somma urgenza.
Anche il nostro operato, sempre leale e corretto, mai alimentato dallo spirito dell’opposizione a prescindere, è stato di fatto ostacolato.
In ultimo, al consigliere comunale della minoranza, in violazione delle più elementari norme, non è stato consentito di partecipare ai lavori dell’ultima commissione elettorale durante la quale, attraverso il criterio della nomina diretta e non del sorteggio così per come da noi richiesto, sono stati individuati gli scrutatori per il prossimo referendum.
L’episodio appare ancor più grave se si pensa che la commissione si è riunita a porte chiuse in prosecuzione dei lavori di Giunta comunale. Non abbiamo chiesto, come invece avremmo potuto, la riconvocazione della commissione per non far ricadere sugli scrutatori appena nominati la colpa di chi specula su queste cose.
Appaiono inutili, quindi, e prive di significato le parole pronunciate in questi giorni da Sindaco ed assessore.
I fatti dimostrano il contrario, il diffuso malcontento evidenzia l’inefficacia dell’azione amministrativa messa in campo, il nervosismo tradisce la consapevolezza di non aver mantenuto quanto promesso.
Ancora un anno, pazientiamo ancora un anno!
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