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Con riferimento alle problematiche lamentate dalla scrivente associazione concernente potenziali pericoli per la salute e l’incolumità pubblica, che ancora oggi non hanno trovato soluzione, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, dott. Franco Gabrielli, con nota dello scorso 3 dicembre avente per OGGETTO: Comune di Motta San Giovanni (RC) – Criticità ambientale nel territorio di Lazzaro, indirizzata a: Commissario delegato ex O.P.C.M 3731/2009 Catanzaro Lido, Regione Calabria Dipartimento Politiche dell’ Ambiente Catanzaro, A.R.P.A Calabria Dipartimento Provinciale di Reggio Calabria, Provincia di Reggio Calabria, Comune di Motta San Giovanni, Società Acque Reggine S.c.p.a. Reggio Calabria, Anas S.p.A. Compartimento della Viabilità per la Calabria Catanzaro e per conoscenza: Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Corte dei Conti Procura Regionale Catanzaro, Prefettura — UTG di Reggio Calabria, Regione Calabria Autorità di Bacino Regionale Catanzaro, Comitato Spontaneo “Torrente Oliveto”, scrive:”””
Continuano a pervenire a questo Dipartimento segnalazioni (All. 1) riguardanti situazioni dì grave rischio per la salute e l’incolumità della popolazione, nonché pregiudizio per l’ambiente, a causa di numerose criticità incombenti sul territorio comunale. Pertanto, facendo seguito alle note già inviate dallo scrivente Dipartimento ed alla nota prot. n. 26868 del 20/11/2009, della Regione Calabria, settore Protezione Civile, che ad ogni buon fine si allega in copia (All. 2), si sollecitano nuovamente gli Enti in indirizzo a porre in essere gli interventi necessari qualora gli stessi non siano stati ancora attuati. Si chiede, infine, di informare lo scrivente Dipartimento in merito ai provvedimenti intrapresi ed ai relativi esiti. Il Capo del Dipartimento – Franco Gabrielli””.
Ancora una volta dietro l’insistente interessamento delle istituzioni Centrali dello Stato qualche piccolo, ma importante passo, s’incomincia a fare. Infatti, dopo la recente decisione della Regione di bonificare e mettere in sicurezza la discarica comunale di rsu di Comunia, sembrerebbe che anche l’Amministrazione provinciale sia intenzionata a mettere in sicurezza il torrente Oliveto. Infatti, in questi giorni tramite gli Organi di informazione si è venuti a conoscenza che con atto deliberativo del 28 dicembre u.s. della Giunta Provinciale sono stati disposti gli interventi per la messa in sicurezza della foce dell’Oliveto e il ripristino dell’alveo in località San Giorgio Mulini, per l’importo complessivo di 80 mila euro. A tale cifra sembrerebbe essere giunti a seguito di sopralluoghi dei tecnici provinciali necessari per fare il punto sullo stato dei luoghi e predisporre gli atti necessari per l’impegno della somma.
Precedentemente ai citati sopralluoghi su iniziativa del Consigliere provinciale Giovanni Verduci si sono svolti una serie di incontri ai quali spesso hanno preso parte, a dire dello stesso Consigliere provinciale, anche una delegazione di residenti delle zone interessate.
Questa associazione prende atto ed apprezza l’iniziativa della Provincia e pur non avendo partecipato ai suddetti incontri perché non invitata, ritiene dover manifestare le proprie valutazioni per quanto riguarda l’intervento di messa in sicurezza del torrente.
Preliminarmente invitiamo i tecnici della Provincia di voler tenere in considerazione quanto indicato dai funzionari della protezione civile in sede di sopralluogo del mese di dicembre 2007 e nel mese di ottobre del 2009, provvedendo anche alla chiusura dei varchi per impedire non solo che le zone circostanti potrebbero essere interessate da allagamenti che inevitabilmente coinvolgerebbero viabilità, insediamenti abitativi e terreni agricoli, ma anche per scoraggiare l’azione barbara e illecita dello sversamento di rifiuti da parte di chi approfittando delle ore notturne, indisturbato accede facilmente con veicoli nell’alveo fluviale.
A nostro avviso, tenuto conto del grave stato di degrado in cui versa l’alveo fluviale del Torrente Oliveto, in particolare dalla foce per circa 200 metri a monte del depuratore e degli interventi da eseguirsi su opere irragionevolmente presenti nell’alveo stesso, riteniamo che 80 mila euro sono assolutamente insufficienti per mettere in sicurezza il succitato tratto fluviale e non vorremmo che si trasmettesse l’illusione che realizzato l’intervento il rischio non esiste più.
Il territorio di Motta non è figlio di un dio minore, se davvero stanno a cuore le esigenze della popolazione gli interventi devono essere seri e risolutori. Ricordiamo che lo stesso tratto fluviale nel mese di novembre 2008 è stato oggetto di analogo intervento effettuato dall’Amministrazione provinciale, nel corso del quale sono stati interrati i rifiuti anche pericolosi presenti nell’alveo fluviale che ancora aspettano di essere conferiti in discarica, e l’intervento, il cui importo ammonterebbe a euro 46.360,00 non è stato completato per la presenza delle tubazioni poste nel greto del torrente.
Per mettere in sicurezza il tratto fluviale in questione bisognerebbe effettuare lavori di scolmatura, (scavi notevolmente profondi per abbassare l’alveo del torrente) atteso che l’accumulo di materiali di sedimentazione proveniente dai processi di erosione delle pendici, nonché da altro materiale accumulatosi nel tempo e mai rimosso ha dato origine ad un nuovo alveo che, tra l’altro, ha ricoperto le briglie, di cui è necessario procedere al ripristino della loro funzione. Realizzare muri arginali sulla sinistra e in alcuni tratti sulla destra del torrente, soprattutto nell’area antistante a monte del depuratore, ove la vegetazione è alta e intensa tanto da non permettere di distinguere il torrente dai circostanti terreni privati ed è strano e preoccupante che quest’anno, a differenza degli anni passati, il torrente è asciutto, e, sebbene ci siano state abbondanti piogge alla foce arriva soltanto un minuscolo rigagnolo di acqua.
L’intervento in questione dovrebbe pure riguardare lo spostamento delle condotte interrate, idriche e fognarie, della stazione di pompaggio delle acque reflue. Se poi si tiene conto che dovranno essere conferiti in discarica i rifiuti prodotti durante i lavori in questione e quelli già presenti nell’alveo fluviali, a conti fatti 80 mila euro non possono assolutamente bastare per porre fine a una situazione pericolosa nel tratto fluviale compreso tra la foce a poco più a monte del depuratore. Sicuramente ci troveremo di fronte all’ennesima incompiuta e il ritornello sarà sempre lo stesso “con quella cifra, quegli interventi si potevano realizzare”.
A nostro avviso gli interventi a carattere puntuale o locali di un torrente possono determinare ricadute negative sulla sicurezza delle restanti parti, pertanto si ritiene necessario che l’intervento stesso dovrebbe essere contestualizzato con un intervento complessivo di messa in sicurezza. Sarebbe opportuno che a valle delle decisioni dei lavori di messa in sicurezza del sito da parte delle Provincia fosse effettuato un monitoraggio degli interventi in corso o progettati da parte di altri Enti per poter giungere ad un unico progetto integrato senza disperdere risorse economiche con sovrapposizione d’interventi.
Ricordiamo che durante l’incontro tenutosi nel mese di giugno del 2009 presso la Sede dell’Assessorato all’Ambiente della regione Calabria di Catanzaro, tra rappresentanti del Comitato Spontaneo “Torrente Oliveto” e del medesimo Assessorato, l’assessore pro tempore all’ambiente, professore Silvio Greco aveva assicurato la disponibilità del proprio Ufficio ad intervenire per bonificare il torrente Oliveto, visto anche la disponibilità di fondi.
Resta da dire che come affermato dal Consigliere Provinciale Giovanni Verduci l’Amministrazione provinciale ha concesso dei contributi al Comune di Motta San Giovanni e per quanto riguarda il torrente Oliveto non sono stati ancora utilizzati. Ciò è molto grave visto il rischio permanente a cui da anni è esposta la collettività.
Per l’Ingegnere Domenico Cuzzola alleghiamo un DVD contenente i verbali della protezione Civile del 14 dicembre 2007, prot. 1673 del 5.11.2009, DPC/PREN/77858 del 15 ottobre 2010 con acclusa nota del 20.9.2010 in essa richiamata, nota prot. DPC/PREA/91787 del 3.12.2010 e la nota dei Vigili del Fuoco prot. 20059 del 16.11.2010,unitamente alla documentazione fotografica e video riflettente lo stato di degrado del torrente Oliveto dalla foce fino a circa 200 metri a monte del depuratore.
Comitato Spontaneo “Torrente Oliveto”
Rappresentato da Vincenzo Crea
via Nazionale 92 – 89062 Lazzaro di Motta San Giovanni
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