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di Vincenzo Crea
Il sottoscritto Vincenzo Crea, rappresentante del Comitato Spontaneo “Torrente Oliveto” di Lazzaro, con riferimento alla segnalazione del Consigliere e vicepresidente del Consiglio comunale di Motta San Giovanni, Vincenzo Mallamaci, relativa all’inquinamento marino di Lazzaro, riportata dal “Quotidiano della Calabria in data 29 settembre u.s. dal titolo “Mallamaci boccia Goletta verde” afferma quanto segue.
Evidentemente il vicepresidente del Consiglio comunale non ha occhi per vedere e naso per sentire o abita altrove. Ci vuole un bel coraggio per negare l’evidenza e spingersi fino ad affermare che il mare di Lazzaro non è soltanto balneabile, ma addirittura è potabile. Sulla potabilità delle acque noi diffidiamo anche di quella che giunge ai nostri rubinetti.
Le nostre affermazioni sono tutte documentate e certificate dagli Organi competenti e dovrebbe fare altrettanto chi cerca di smentirle. La scrivente associazione non ha mai allarmato nessuno. E’ la situazione che è allarmante e si fa di tutto per nasconderla.
Per sapere se il mare di Lazzaro è balneabile basta recarsi alla foce dei torrenti e presso i tombini fognari situati a pochi metri dalla battigia dai quali sgorga acqua inquinata e puzzolente che finisce a mare, o chiederlo al Nucleo Operativo ecologico dei Carabinieri, all’ ufficio d’igiene e sanità pubblica di Reggio Calabria, alla stessa ARPACAL che ha più volte segnalato la situazione finanche alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Nazionale della Protezione Civile.
Fra le tante certificazioni citiamo la relazione di sopralluogo dello scorso mese di ottobre della protezione civile, alla quale hanno partecipato anche l’ARPACAL, la ditta che gestisce gli impianti di depurazione, funzionari dell’ Amministrazione provinciale e il Vice Sindaco, ove si asserisce che il depuratore dell’Oliveto non depura a dovere e provoca inquinamento nel torrente Oliveto e di conseguenza sul litorale di Lazzaro.
Citiamo inoltre la nota prot. 257 dello scorso 12 luglio con la quale la stessa ARPACAL comunicava al Sindaco del Comune di Motta San Giovanni l’inquinamento a mare alla foce del torrente Oliveto. Di fronte a tutto ciò appare chiaro che una semplice smentita verbale del nostro consigliere, senza alcuna dimostrazione e/o certificazione, appare vana e non credibile.
Finalmente la popolazione di Lazzaro può tranquillizzarsi, perché a quanto pare a dire del consigliere Mallamaci “ il mal funzionamento dei depuratori è un discorso che riguarda tutta la penisola, e addirittura in alcune riviere, come in quella della Versilia, la problematica è stata nascosta per far emergere al massimo le potenzialità turistiche”.
Sapere tutto ciò è di grande conforto e sollievo. Non sappiamo se sia più confortante sapere che il turismo emerge a discapito della salute dell’uomo, o che certe gravissime situazioni vengano celate, o che chi ci amministra lo trova addirittura del tutto normale perché comune a tutta la penisola. Rallegriamoci! Il nostro paese è in ottime mani!
Tra le tante cose poco chiare una lo è ancor meno. Se lo stesso consigliere ammette il mal funzionamento dei depuratori di Lazzaro, come può affermare con tanta convinzione che le nostre acque siano “limpide e cristalline”, e addirittura “potabili” ?
Anche la nostra memoria, sempre lucida e presente, registra dei bei ricordi del passato, quando ci recavamo nel torrente Oliveto a monte del depuratore località “Buttiscu” a pescare le anguille e i cefalotti, e quando le nostre mamme si recavano nel torrente Saetta località “Muscia” a lavare i panni nelle acque, allora limpide, del fiume. Purtroppo l’ingordigia dell’uomo, il mancato rispetto per le persone, per la legalità e per l’ambiente in cui viviamo hanno trasformato quella realtà in un lontano nostalgico ricordo.
Il vicepresidente del consiglio comunale non tiene per niente conto che non è certo questo il modo per far sviluppare la vocazione turistica di un territorio, offrendo al turista una immagine diversa da quella reale. Bisogna dire le cose come realmente stanno e non come si vuol fare apparire e non sarà certamente la verità a penalizzare il nostro paese, ma le incapacità politiche di amministrare un piccolo Comune con poco più di seimila abitanti.
Non spetta certamente ai cittadini mettere un punto e dire basta sulla tematica in argomento, è dovere di chi ci amministra attivarsi, ci sono le risorse economiche euro 2.646.000,00, affrontando i problemi con trasparenza e serietà e soprattutto con sincerità senza cercare di nascondere ciò che è sotto gli occhi di tutti.
Vogliamo comunque ricordare che nell’agosto del 2006, sulla mancanza di attenzione verso il territorio di Lazzaro da parte degli amministratori comunale e sui disagi originati alla popolazione dai depuratori comunali che da tempo provocavano e continuano a provocare forte inquinamento marino e degrado del litorale, numerosi cittadini hanno partecipato a una manifestazione con sit-in di protesta civile in piazza municipale.
In tale occasione l’allora assessore alle Finanze del Comune di Motta San Giovanni, Vincenzo Mallamaci, ai microfoni di alcune emittenti televisive ha riconosciuto la gravità della situazione e i disagi arrecati dai depuratori comunali alla cittadinanza ed assicurava di portare avanti fortemente tale problematica in giunta e in consiglio comunale. Di tempo ne è passato, la situazione non è cambiata. Ma il modo di vedere le cose si.
Resta da dire che oltre alle certificazioni degli Enti competenti, oltre ai risultati di goletta verde, gli scarichi sul litorale di Lazzaro sono stati riscontrati direttamente sul posto da alcuni giornalisti di YOU TUBE, che hanno filmato il degrado provocato da tali scarichi e interessato Legambiente.
Se anche in questi giorni il Consigliere Mallamaci si fosse recato sulla spiaggia di Lazzaro, avrebbe potuto constatare, oltre agli scarichi del depuratore dell’Oliveto e di San Vincenzo, lo scarico di acque inquinate alla foce del torrente Saetta, la fuoriuscita di liquami dal pozzetto fognario posto sul lungomare Cicerone “ex Castelluccia”, e sullo stesso lungomare lo scarico posto di fronte al numero civico 68, dove da qualche tempo, previo la rottura della condotta fognaria incastonata nel muro del lungomare, le acque inquinate sono state volutamente incanalate e fatte sfociare sull’arenile marittimo.
E’ ormai pacifico che le competenti Istituzioni centrali dello Stato e quelle Regionali hanno riconosciuto e, come pocanzi detto, certificato l’esistenza di alcune problematiche presenti nel territorio di Lazzaro. Cos’è allora che impedisce alla nostra Amministrazione Comunale di impegnarsi per la risoluzione di tali problemi , chiedendo anche aiuti economici alle Istituzioni competenti? Perché impiegare tempo e forze nel negare l’evidenza e far sembrare tutto sempre e solo delle mere invenzioni del Comitato Oliveto? Non dovremmo essere forse tutti dalla stessa parte? Voi “rappresentanti del popolo” non dovreste farvi carico dei problemi del paese e quanto meno TENTARE di risolverli? Siete stati votati per questo, per DENUNCIARE tali difficoltà, non per nasconderle.
Comitato Spontaneo “Torrente Oliveto”
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