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Si è spento improvvisamente, dopo mesi di atroci sofferenze Filippo Guida
Se n’è andato in una fredda mattina di Marzo, venuto a mancare all’affetto dei suoi cari e di tutta la cittadinanza Brancaleonese che si è stretta ai suoi familiari.
Amava il mare Filippo, amava andare a pescare con gli amici. Filippo era anche un grande amante degli animali, amore che lo ha sempre contraddistinto per aver sempre fatto opera di soccorso ed aiuto nei confronti di cani e gatti abbandonati.
Filippo amava il Calcio, è stato un grande tifoso del Brancaleone, e allo stadio era sempre in prima fila sulla tribuna a tifare la sua squadra!
Lui era una di quelle persone che all’interno di una comunità, sono l’esempio vivente di grande umanità che tutti dovremmo ammirare, ed imitare. Filippo era sempre pronto ad aiutare il prossimo, esponendosi in prima persona, questo gli ha dato modo di essere sensibile e premuroso, nei confronti dei più deboli, e di avere quello spirito che mai si è abbattuto difronte alle difficoltà, ha sempre creduto nella vita, che amava vivere a contatto con la natura, con la gente, con i suoi affetti.
Qualche anno fa, era venuta a mancare Ninetta (sua moglie), consumata da un grave male che l’aveva costretta su una sedia a rotelle. Filippo l’ha sempre assistita e sostenuta fino alla fine, con grande amore e dedizione verso quella che è stata la sua compagna di vita, che improvvisamente gli ha lasciato un vuoto attorno…, colmato dall’amore incommensurabile dei suoi familiari , della madre, delle sorelle, dei nipoti e gli amici, nonchè dal suo amatissimo Snoopy, il cagnolino cresciuto ed allevato con amore da sempre al suo fianco, anche nelle lunghe trafile nei vari ospedali, infatti i medici avevano capito infondo, quanto amore legasse Filippo al suo cane <<sua unica ragione di vita>> (mi disse).
La cittadinanza di Brancaleone ieri mattina è stata tristemente scossa dalla notizia della sua scomparsa, che è subito rimbalzata su Facebook, suscitando sentimenti di stima e di amicizia profonda da parte di tutti coloro che lo hanno conosciuto sin da ragazzo.
Purtroppo anche Filippo si è ammalato di cancro, si è ammalato in una terra ormai sconvolta da questa piaga inarrestabile, sconosciuta, ingiusta, che consuma, distrugge, toglie la vita alle persone a noi care, a noi più vicine, alle brave persone (diciamo spesso). Questa terra, che tanto bella, oggi sembra aver contato l’ennesima vittima.
Gli amici stretti al dolore, lo ricordano come il “fratello” che tutti avrebbero desiderato nella propria vita, perchè Filippo era il “Fratello” di tutti, l’amico di tutti, e questo lo si doveva alla sua bontà d’animo, alla sua sincerità e alla sua presenza nei momenti difficili di chi lo conosceva e di chi lo ha conosciuto.
Adesso il mare, che dopo una notte tempestosa ancora urla e si dimena tra gli scogli, avrà già accolto il suo spirito, Quel mare che tanto amava, che guardava ogni giorno dalla sua finestra, con la speranza sempre viva di ritornarci , magari per un altra delle sue rocambolesche battute di pesca. Quel mare…che forse all’orizzonte lo ha già ricongiunto con Ninetta, e qui…, uniti per la seconda volta in eternità!
A noi, cittadini di Brancaleone, non resta che accompagnarlo in silenzio, quel silenzio che spezzato dal vento di questa notte, vuole parlarci di Amore, di rispetto, di Fratellanza, e non di Divisioni, di astio, di odio e di guerre sterili. Noi siamo di passaggio in questa vita, e ciò che dobbiamo godere è il presente, ricordando l’esempio di questi uomini che come Filippo, hanno in qualche modo lasciato la certezza che L’AMORE VINCE SU TUTTO!
Addio Filippo!
La tua vita possa essere per noi,
un momento di riflessione,
di ricongiungimento con i valori umani
che guardano al presente per non rimpiangere il passato.
Possa adesso vegliare su noi,
perchè chi ti ha voluto bene…,
continuerà sempre a ricordarti
nei momenti migliori.
Ciao Filippo!
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Leggere di questa morte, di Filippo Guida, persona così amata dalla comunità perché buona, amorevole, un punto di riferimento per molti, il suo amore per gli animali, per il suo Snoopy, mi ha fatto rivivere il dolore per la scomparsa di altre persone speciali come lui. Di mio cugino Domenico Marando, Mimì par tutti, medico dentista che viveva proprio a Brancaleone. Sono morti che spezzano dentro quelli che rimangono a piangerli. C’è un “prima” e un “dopo” la loro morte. La vita non è più la stessa. Si sono portati via una parte di noi. Mi dispiace. Ma il loro modo di vivere ci deve insegnare a vivere come loro. Un esempio per noi che spesso conduciamo un’esistenza come se fossimo immortali. Alla ricerca continua di conferme e corsa all’oro.