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di Francesco Iriti
“La politica come militanza e servizio”. Domenica sera nel comune di Montebello Jonico è stata inaugurata la sezione dell’UDC sita sulla via Nazionale a Saline Joniche.Molte le personalità presenti all’appuntamento condite da una vasta presenza di elettori che hanno partecipato al taglio del nastro ufficiale della nuova struttura che accoglierà tutti i membri del partito presenti all’interno del territorio comunale e che rappresenterà un punto di riferimento per i cittadini dei comuni limitrofi. Fabio Macheda ha moderare i lavori che hanno previsto in apertura l’introduzione di Paolo Roberto Mallamaci, segretario provinciale del partito che ha messo l’accento “sul merito del partito per aver mantenuto le preferenze alle Europee e per aver candidato esponenti calabresi”.
Il presidente provinciale del partito Franco Cardia ed il vice segretario regionale Mario Versaci hanno espresso la loro solidarietà “per l’apertura della nuova sezione dell’Udc nel territorio di Montebello Jonico. Tra gli interventi da registrare quello del primo cittadino di Montebello Antonio Guarna che ha considerato “l’apertura di una sede che è sempre da valutare in maniera positiva soprattutto per l’impatto che ha sulla cittadinanza e sul territorio”. Il commissario provinciale dei giovani, Samantha Verduci ha auspicato che “da questa sezione nascano dei politici al servizio dei cittadini e che si spendano per risolvere i problemi quotidiani”.
Presenti tra le fila del partito il candidato alle europee Pino Bova, il presidente provinciale Franco Candia, il commissario della sezione di Montebello Francesco Romeo, i consiglieri comunali di Montebello Jonico Benedetto e Spizzica, la responsabile delle pari opportunità provinciale Lucia Mangeruca. Inoltre tra il pubblico si scorgeva l’assessore alla comunità montana “Versante dello Stretto” Ugo Suraci, gli assessori di Montebello Foti e Macheda, il consigliere Cuzzucoli e il coordinatore comunale del PDL Principato
Per il consigliere regionale Pasquale Tripodi “la nostra politica deve cambiare la nostra terra perché a tutt’oggi in Calabria non c’è settore che non sia in emergenza e non riusciamo a spendere i nostri fondi europei. Regione e provincia non stanno assolvendo al loro ruolo per dare sviluppo e lavoro al nostro territorio”.
“La politica non è fatta di “numeri” ma di servizio e militanza e che nelle scelte – ha dichiarato il vice segretario nazionale Mario Tassone – che si andranno a fare (vedi la centrale a carbone proposta a Saline dalla Sei) bisogna coinvolgere la popolazione e non cercare di calare le cose dall’alto. La gente deve essere libera di decidere e liberarsi dai condizionamenti esterni, se vuole avere un futuro”.
La madrina della manifestazione Dorina Bianchi ha provveduto al taglio del nastro dimostrando anche la propria emozione per la giornata. La stessa senatrice ha criticato il premier Berlusconi “che si è interessato in prima persona dei rifiuti di Napoli e del terremoto in Abruzzo, ma non è sceso in Calabria per l’emergenza criminalità (vedi la bomba alla Procura di Reggio e i fatti di Rosarno).
L’evento si è concluso con una domanda molto toccante da parte della stessa Bianchi che ha chiesto “come mai i calabresi onesti primeggiano all’estero ed in Calabria primeggia la malavita? Nella risposta sta il fallimento della politica. Che quindi dovrà cambiare ad essere al servizio per tutti, e non per alcuni. E recidere certi legami opprimenti.
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