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L’Udc al comune di Montebello Jonico si rafforza con un altro consigliere. Infatti, Ugo Suraci ha aderito al partito di Casini diventando il quarto membro in seno all’amministrazione comunale oltre a Giampiero Benedetto (capogruppo), Anna Pedà e Vincenzo Spizzica. Suraci, vice presidente della Comunità Montana “Versante dello Stretto”, rappresenta l’unica presenza dell’Udc nel partito di minoranza anche se la sua mossa non avrebbe nulla a che vedere con un “passaggio di consegne”. Infatti, lo stesso Suraci ha spiegato che «coerentemente col mandato degli elettori, rimarrò all’opposizione in consiglio comunale, perchè la politica, quella con la “P” maiuscola, è fatta, soprattutto, di coerenza e di serietà».
Euforica la sezione UDC di Montebello Jonico che ha presentato agli iscritti della sezione di Saline il “nuovo” consigliere comunale.
Il segretario della sezione Domenico Romeo ha accolto con soddisfazione l’arrivo dell’ex assessore comunale affermando che la sezione ha fatto un “salto di qualità”, sia per la lunga esperienza amministrativa del consigliere che per l’indubbia moralità e serietà della persona.
Suraci ha poi ripercorso il suo iter politico iniziando da quando, appena undicenne, ha incominciato a battersi per donare ai suoi familiari gli stivali per la raccolta del gelsomino. Un lungo excursus che grazie «all’inclinazione per la giustizia sociale e per i diritti dei più deboli trova sbocco nell’iscrizione al PCI, partito dei lavoratori». Dopo anni di militanza le strade si dividono allorquando il partito, a livello regionale e provinciale, vuole imporre le scelte a livello locale e alla base.
Surace aderisce per un beve periodo al partito socialista ma, dopo la frantumazione in tanti piccoli partiti dei vari gruppi socialisti caratterizzati da lotte intestine interne, decide di abbandonare il campo.
Arriva il lungo impegno nel comune di Montebello Jonico durante i quale Surace continua a riflettere sul significato profondo della politica senza avere in tasca tessere di partito. Ecco che la sua valutazione sul decadimento del bipolarismo italiano degli ultimi 15 anni e la necessità di affrontare un percorso politico che sia privo di risse, scontri e interessi privati nella vita pubblica, lo spingono ad aderire all’Udc mentre il partito di Casini imbocca il viaggio verso il partito della Nazione.
La platea degli iscritti Udc ascolta in silenzio e attenta la storia di Ugo Suraci e le sue motivazioni profonde che hanno determinato la scelta nei confronti di Casini, tributandogli una calorosa accoglienza.
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Più che “un salto di qualità”, ho l’impressione che il signor Suraci per avere ancora qualche visibilità politica salta facilmente da una parte all’altra.