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E’ stato sciolto il consiglio comunale del territorio dove dovrebbe sorgere la centrale a carbone. La notizia della fine dell’amministrazione Guarna assume una duplice veste che adesso, più di prima, deve far riflettere.
Questo scioglimento potrebbe cambiare le carte in regola per quanto concerne il placet all’iter per la costruzione della centrale a carbone.
L’opposizione delle forze politiche comunali, provinciali e regionali calabresi rappresenterebbe un motivo di diniego alla realizzazione del progetto della società svizzera Sei.
Nei giorni scorsi era arrivata la notizia ufficiale dell’esito positivo da parte del Ministero dell’Ambiente circa la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. Un altro parere positivo espresso dalla commissione Via il 21 ottobre 2010. 59 le prescrizioni ai quali la società deve provvedere per migliorare il progetto.
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