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di Francesco Iriti
Riapertura al transito in località “Virgo” , tra gli abitanti di Montebello e Fossato, della strada provinciale “S.Elia-Fossato”. Risolto anche questa volta il problema della strada che nei giorni scorsi ha isolato la frazione montana di Fossato Jonico a causa della caduta di una frana sul manto stradale che ha messo in serio pericolo la percorrenza di questa strada. In quel momento in quel punto particolare non transitava nessun autoveicolo e questo ha evitato che si potesse registrato un epilogo ben più grave. Molti i disagi dei cittadini che hanno dovuto fare i conti con una questione atavica che puntualmente, soprattutto nel periodo invernale quando le piogge creano smottamenti vari, colpisce l’unica via di comunicazione presente all’interno del territorio di Montebello Jonico. Tanti i disagi creati alla cittadinanza che è rimasta tagliata fuori dal resto del “mondo” aumentando la già difficile situazione della gente che deve fare i conti con la lontananza rispetto alla zona costiera. Tempestivo era stato l’intervento da parte del comune nella persona del sindaco Antonio Guarda che ha preso le precauzioni del caso allertando l’ufficio tecnico e la Provincia, ente di competenza che è intervenuta liberando la strada dal materiale inerte. In un periodo durante il quale si parla dei rimedi da attuare per evitare lo spopolamento dei paesi interni, soprattutto nell’area grecanica, ancora si assiste a situazioni di tal genere che rendono palese la mancanza di alternative valide da parte di chi di competenza. La questione della strada provinciale “S.Elia-Fossato” ormai è conosciuta da tempo e molti sono i casi durante i quali è stata messa seriamente a rischio anche l’incolumità degli automobilisti che percorrono questa arteria e di tutti gli studenti che abitualmente viaggiano a bordo dei pullman che permettono il congiungimento tra mare e monte. Nessun ferito fino a questo momento anche se il monito arriva da più parti. Nel tempo sono stati eseguiti vari interventi da parte dell’ente provinciale di competenza per migliorare le condizioni di vivibilità lungo questo tratto anche se la problematica è ampia e latitano le vie di uscita. Intanto si registra il ritorno alla normalità nella speranza che episodi del gene non si verificano nel prossimo futuro. Non è costruttivo gettare acqua sul fuoco, ma forse è arrivato il momento di prendere in considerazione altre vie di “comunicazione” come, ad esempio, della Pedemontana dell’Area Grecanica che sembra da più parti l’unica soluzione di cui si parla soltanto.
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