Montebello Jonico (RC), la cronostoria della manifestazione per il no al carbone

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comitato no al carbone

di Francesco Iriti (pubblicato su Calabria Ora)

«La Calabria intera si riunisce oggi per dire no alla centrale a carbone». Si apre con questa frase significativa del presidente della Pro Loco di Saline Joniche, Mimmo Romeo, la riunione indetta dal comitato per il no al carbone. La palestra polivalente della frazione del comune di Montebello Jonico ha visto la partecipazione di circa mille persone che hanno voluto ribadire la loro contrarietà a questa ipotesi, come sottolineato dai tanti esponenti politici che hanno preso la parola durante la mattinata. Al tavolo presente anche Pasquale Barbaro, uno degli organizzatori, che ha dichiarato che «ci troviamo qui oggi (ieri, ndr), non per dare risposte scientifiche, ma per combattere contro la volontà dichiarata da parte di chi sta portando avanti questa iniziativa della centrale a carbone».

«Se dobbiamo parlare del futuro – ha aggiunto il sindaco di Bagaladi, Federico Curatola – dobbiamo concentrarci sullo sviluppo. Il carbone non lo vogliamo e dobbiamo dire no a questa proposta sporca». Tanti gli interventi che si sono susseguiti durante l’incontro che tutti hanno ribadito, in sintesi, lo stesso concetto del «no al carbone». Il presidente del consiglio regionale Giuseppe Bova, ricordando il no della Regione, ha lanciato una proposta al comitato «affinchè presenti una mozione entro il 15 novembre al consiglio regionale per far capire a chi sta a Roma, ed alla Sei, che, dopo gli scempi della Liquichimica e delle Ogr, qui non passa più il treno per fare il loro gioco».

Molto atteso l’intervento del primo cittadino di Montebello Jonico, Antonio Guarna, la cui posizione a molti non appare tutt’oggi del tutto chiara. Il sindaco, rimasto fino a quel momento defilato rispetto alla platea, è intervenuto dichiarando, molto laconicamente, che «come espresso nell’ottobre 2009, l’amministrazione di Montebello Jonico ha ribadito il no alla centrale a carbone, come già avvenuto con la precedente amministrazione guidata dall’attuale consigliere di opposizione Nisi». E pensare che qualche giorno fa si in consiglio comunale si era approvato il «no al carbone, ma si ad una commissione di esperti per studiare l’impatto ambientale del progetto della Sei».

Il rappresentante di Legambiente, Nuccio Barillà, ha colto al balzo l’occasione invitando «il sindaco Guarna a far parte del comitato del no al carbone». A seguire l’onorevole Natino Aloi rimasto «colpito dai modi di alcuni amministratori, soprattutto locali, che sono molto “morbidi” sulla vicenda». Vivace l’intervento di Tito Solendo del WWF mentre molta attenzione è stata data anche alle parole di Gesualdo Costantino, vice presidente della provincia, il quale ha ribadito «l’esistenza del progetto della provincia del 2 aprile 2008 che riguarda l’utilizzo di 50 milioni di euro per lo sviluppo dell’area e i 7.3 milioni di euro, in compartecipazione con la Regione Calabria, per le Ogr. Si tratta di due progetti seri che stanno alla base del nostro desiderio di volere un’altra alternativa». Per la provincia si sono espressi anche Omar Minniti, Nino Romeo e Bernardo Russo mentre tra gli altri non è mancato l’apporto di Nino De Gaetano, Oscar Ielacqua, Nino Mallamaci, Leo Autelitano, Sergio Laganà, Ezio Pizzi oltre ai tanti che hanno, con signorilità, evitato di “apparire” per evitare che la riunione si protraesse a lungo. Michelangelo Tripodi ha ricordato di «essere stato l’unico ad aver ricevuto una querela dalla Sei per il proprio No al carbone. Adesso tocca alla Regione dare un segnale forte e definitivo».

Il vicepresidente regionale Nicolò, inoltre, ha dichiarato che «la nostra contrarietà al progetto della centrale a carbone passa per la diversa idea di sviluppo che quest’amministrazione ha per la costa jonica reggina: uno sviluppo legato al turismo. Noi, inoltre, siamo per la politica dell’ascolto e teniamo conto della contrarietà diffusa dei cittadini della zona». Il consigliere regionale Giuseppe Giordano, invece, sulla scia della mozione del no alla centrale presentato in consiglio regionale, ha parlato di «creare il futuro, non cancellarlo».
L’incontro si è chiuso con le parole di Nuccio Barillà che ha apprezzato il no espresso dal presidente regionale Giuseppe Scopelliti «invitandolo a fare in modo che ci siano atti concreti».

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Author: Consuelo

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