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di Francesco Iriti (Pubblicato su Calabria Ora)
<<Il ricorso presentato dal Comune di Montebello Ionico avverso il DPCM del Governo Monti, per la realizzazione in Saline Joniche di una Centrale termoelettrica a carbone, suscita in me alcune perplessità>>. A pochi giorni dal ricorso al Tar contro il progetto Sei deciso dall’amministrazione comunale, arrivano delle dichiarazioni “fuori dal coro” della consigliera comunale di minoranza Eliana Zaccuri che subito si dimostra scettica in merito alla vicenda.
Nel suo intervento, la Zaccuri specifica <<che queste mie perplessità sono determinate da una serie di motivazioni, la prima delle quali è la mancanza di una seria e dettagliata valutazione del progetto presentato dalla Sei, quindi il totale diniego a priori, in secondo luogo è evidente, e non comprensibile, l’ambiguità caratterizzante il comportamento di alcuni esponenti dell’amministrazione comunale>>.
La posizione dello stesso consigliere era stata esplicitata durante il consiglio comunale ad hoc imbastito sulla questione della centrale a carbone ed anche in quel caso la Zaccuri aveva evidenziato quanto adesso riporta. La sua attenzione è verso le posizione “ambigua” di chi <<è all’interno della stessa maggioranza che ha appoggiato il ricorso e che, invece, privatamente manifesta interesse e posizioni positive rispetto alla realizzazione della centrale. Vi è, dunque, qualcosa che non torna in tutto ciò, qualcosa che fa sorgere degli interrogativi, primo fra tutti il perché di questa “trasformazione”, di questo facile cambiamento di idee e opinioni quando si tratta di esprimerle pubblicamente>>.
Parole dure che mirano direttamente al centro del problema e che, sicuramente, lasceranno un segno profondo all’interno sia della maggioranza che della minoranza. Basta ricordare che il ricorso era stato presentato dopo un lavoro sinergico tra l’avvocato dell’ente Caterina Attinà, insieme agli altri esperti del foro in seno all’amministrazione come Loris Maria Nisi, Giuseppe Cuzzucoli, Bruno Macheda e Carmelo Romeo. Emilana Zaccuri si chiede <<quale sia la logica di questa amministrazione? Tale domanda sorge spontanea di fronte ad un atteggiamento simile>>.
La Zaccuri, inoltre, sottolinea un possibile vizio procedurale quando afferma che <<nonostante la mia totale inesperienza in campo giuridico, vorrei evidenziare l’irricevibilità di tale ricorso, infatti il D. Lgs 3 aprile 2006, n*152, Legge 9 aprile 202 n. 55 per la procedura di Autorizzazione Unica, Art.25 comma 3 bis D. Lgs 152/2006, Art. 1 comma3 l. 55/2002, impedisce a comuni e provincie di ricorrere contro un DPCM>>.
<<Concludo, dunque, rilevando la totale mancanza di responsabilità nel non esaminare progetti volti al rilancio del nostro territorio e – conclude il consigliere comunale – ricordo che mentre noi perdiamo tempo a presentare ricorsi, la Seipotrebbe stancarsi e decidere di investire altrove, lasciando la nostra terra sempre di piu’ nelle sabbie mobili>>.
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