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Sono passati cinque anni dall’affidamento dell’incarico ad un pool di professionisti per la redazione del PSC (piano strutturale comunale), strumento primario di pianificazione territoriale che sostituisce la vecchia figura del piano regolatore generale (PRG). Dopo l’illustrazione della bozza preliminare sulla ricognizione dello stato del territorio comunale, avvenuta ormai da circa tre anni, si è persa ogni traccia del PSC e nessun segnale fa immaginare che la sua elaborazione sia ancora in itinere, quali sono stati i motivi di tanto ritardo o se l’incarico si sia dissolto col silenzio-assenso dell’amministrazione comunale e comunque tenendo all’oscuro di tutto il consiglio comunale ed i cittadini.
Qualunque sia la situazione i gravi ritardi nella sua elaborazione rappresentano una grave carenza amministrativa che arreca gravissimi danni a tutto il territorio comunale ed alla sua vita economica. È del tutto evidente che l’assenza del nuovo piano urbanistico, stante anche la sospensione del vecchio PRG avvenuta a causa dei ritardi accumulati e per il decorso inoperoso di tutte le proroghe accordate dalla Regione Calabria, crea il blocco di ogni iniziativa edificatoria al di fuori di limitate aree del territorio comunale e lascia su molti cittadini il peso dell’IMU su aree che oggi sono considerate edificabili mentre col nuovo PSC possono non esserlo più.
In questo periodo di grave crisi economica, con pesanti ripercussioni sul lavoro e sull’occupazione, i ritardi nell’elaborazione e nell’adozione degli strumenti urbanistici comunali concorrono pesantemente ad aggravare la situazione perché mantengono un vero e proprio blocco dell’importante settore dell’edilizia che ha sempre rappresentato un fattore dinamico della vita economica del nostro comune.
Tutto ciò premesso, lo scrivente INTERROGA la S.V. per sapere:
- qual’è lo stato del procedimento di elaborazione del PSC e quali motivi hanno determinato un così lungo ritardo;
- quali iniziative ha assunto l’amministrazione comunale per rimuovere eventuali ostacoli e sollecitare i professionisti incaricati perché adempissero agli obblighi contrattuali;
- se non ritiene indispensabile convocare con urgenza il consiglio comunale per informarlo su quanto sta avvenendo in merito al PSC e per assumere le iniziative necessarie sia per eliminare ostacoli e ritardi e sia, eventualmente, per attivare la rescissione del contratto di incarico qualora esistano responsabilità dei professionisti.
Ugo Suraci
(consigliere comunale)
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