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di Francesco Iriti (Pubblicato su Calabria Ora)
Nuovo scossone in seno all’amministrazione comunale di Montebello Jonico con il sindaco Guarna a dover fronteggiare un altro problema che mette in risalto, ulteriormente, una situazione non idilliaca tra frizioni interne, dissidenti e assessori dimessi.
Doveva rappresentare una pura formalità il civico consesso convocato nella mattinata di ieri per discutere dell’unico punto all’ordine del giorno riguardante i Pisl sulle minoranze linguistiche. Invece, tutto è passato in secondo piano con l’intera amministrazione che ha dovuto apprendere le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici Oreste Barbaro.
La notizia è arrivata a ciel sereno spiazzando tutti, maggioranza compresa, che è venuta a conoscenza delle motivazioni dell’ormai ex assessore attraverso un comunicato nella quale si sottolineava le decisione in seguito “sono venuti meno gli accordi per quanto riguardava il trasporto della sabbia prelevata all’interno del porto di Saline Joniche che sarebbe dovuta essere riversata equamente nelle spiagge limitrofe ed invece si è agito diversamente ed a mia insaputa”.
L’altra notizia importante ha riguardato l’adesione all’amministrazione Guarna di Giampiero Benedetto che, di fatto, ha lasciato il gruppo misto “Democrazia e Libertà”.
In tal modo si aprono scenari importanti anche se quest’ultima notizia era già nell’area da tempo con Zampaglione, capogruppo di “Democrazia e Libertà” che aveva richiesto lumi allo stesso consigliere circa la sua posizione politica. Adesso, tutti gli indizi danno per scontata la consegna dell’attuale assessorato, qualora Barbaro non dovesse fare dietro front, allo stesso Benedetto.
Un indizio che troverebbe conferma anche nel comunicato diramato nel week end da Francesco Candia, commissario provinciale dell’Udc che, nel ribadire il rafforzamento dei rapporti tra il partito e l’amministrazione Guarna aveva auspicato che “il percorso avviato potrà sortire un maggiore coinvolgimento della rappresentanza locale del mio Partito anche in termini di diretta presenza negli organi di governo comunale”.
Benedetto in consiglio ha preso la parola informando tutti della sua scelta “in quanto uomo politico che si attiene alle scelte di partito. Non ho niente contro gli amici del gruppo nato per dare un impulso all’amministrazione in carica anche se ultimamente molte cose erano cambiate”. Il “neo” consigliere rivolgendosi ai tre membri di ha chiesto loro di “cambiare rotta altrimenti resterete isolati”. Zampaglione ha subito replicato dichiarando che “non condividiamo i motivi politici di Benedetto anche perché è stato uno dei fautori di questo gruppo ed il primo a tuonare contro Guarna. Questo trasformismo politico ci ha turbato. Non abbiamo nulla contro la persona, ma rimaniamo delusi dal consigliere Benedetto”.
A questo punto è intervenuto Ugo Suraci che ha affermato che non vuole entrare in merito alla diatriba attaccando, al contempo il primo cittadino in quanto “in apertura di consiglio doveva informare i presenti delle dimissioni dell’assessore Barbaro. Non si capisce il motivo di questo comportamento da parte di Guarna. Signor Sindaco lei deve prendere atto di questa situazione e che la maggioranza non ha i numeri per poter andare avanti”. A seguire molti altri interventi sulla questione con i vari consiglieri che hanno sottolineato di “aver appreso delle dimissioni di Barbaro soltanto mezz’ora prima”. A tal proposito, Guarna si è limitato a dire che “mi prendo il tempo per valutare questa situazione e per parlare direttamente con Barbaro. Soltanto dopo potrò conferire in base a come stanno le cose”.
Un certo nervosismo si è registrato anche durante la discussione del Pisl sulle minoranze linguistiche, punto approvato, con Guarna che ha più volte interrotto sia Zampaglione e Suraci fino allo scontro finale con lo stesso Zampaglione che, alla puntualizzazione del sindaco “Ancora non ho capito la posizione del gruppo”, ha tuonato aggiungendo che “la nostra sarà una forma di opposizione alla maggioranza. Ribadiamo, inoltre, le dimissioni del sindaco”.
Il consiglio si era aperto con l’adesione da parte dell’intero consiglio alla proposta di Guarna di sostenere un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del sisma in Emilia Romagna.
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