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di Francesco Iriti
Nei giorni scorsi qualcuno ha scuoiato un gatto appendendolo al portabandiere della delegazione municipale di Fossato, frazione di Montebello Jonico. Un gesto sconsiderato anche in virtù del fatto che alle zampe del povero animale é stata legata una cartuccia dal fucile calibro 12.
“Sicuramente un fatto spiacevole che non ci lascia tranquilli anche se noi siamo sereni perche abbiamo sempre spirito considerando prima di tutto il bene del comune, nella trasparenza e della legalità”. A parlare è Antonio Guarna, sindaco di Montebello Jonico, dopo gli ultimi episodi di vandalismo che hanno colpito il comune ed in particolare la stessa amministrazione. “Continueremo a fare il nostro lavoro come abbiamo sempre fatto. Certamente non é un gesto che ci gratifica e che getta una brutta luce sull’intero territorio. I due gesti non sono stati fatti al sindaco come istituzione, ma a tutti i cittadini di Montebello”.
Sono subito iniziate le indagini da parte dei carabinieri della compagnia i Melito Porto Salvo diretti dal Tenente Gennaro Cascone e della locale stazione di Montebello Jonico coordinati dal maresciallo Davide Micale.
Gli “attacchi”, tuttavia, contro l’amministrazione Guarna non sono finiti e lungo le strade sono apparse due scritte di vernice colore rosso “Guarna vattene”. La prima lungo la provinciale che porta a Montebello, prima dell’abitato di Masella una scritta grande su una muro di una casetta rurale, a bordo strada, l’altra in prossimità della contrada Tegani.
Si cerca di comprendere se si tratta di due casi isolati o se gli autori di questi gesti sono da ricondurre alla stessa mano.
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