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Continuano le sollecitazioni all’amministrazione comunale di Montebello Jonico per la realizzazione di importanti iniziative per il 150° anniversario dell’unità d’Italia.
Gli studiosi prof. Luigi Sclapari e il dott.Giovanni Crea hanno ricordato i due momenti salienti dello sbarco di Garibaldi in territorio calabrese: il primo il 19 agosto del 1860 e il secondo il 25 agosto del 1862. In tutti e due i casi il Generale attraversò il territorio di Montebello e per questo motivo deve essere solennemente ricordato. Ed ecco le proposte dei due studiosi.
La prima del prof. Luigi Sclapari fa riferimento al 19 agosto del 1860, quando Garibaldi mise piede nella spiaggia di località “Rumbolo”, a Melito e localizza il suo quartier generale nella Villa dei Marchesi Ramirez, ad Annà di Melito (oggi Casina dei Mille). Nel pomeriggio, durante i bombardamenti dal mare delle navi borboniche verso quell’abitazione, il Generale si trasferisce nella “casina Alati”, in contrada “Pellicanò”, in territorio di Montebello Jonico per sfuggire agli attacchi e qui rimane al sicuro e si riposa.
«Montebello – ha precisato Sclapari – ha dato ospitalità a Garibaldi che dentro quella casa ha trovato protezione e ristoro». «Per questo – conclude – auspico che l’amministrazione comunale voglia porre una stele davanti quella casa, ancora intatta nonostante il trascorrere inesorabile del tempo, per ricordare il passaggio dell’Eroe dei due mondi».
L’altra proposta è del dott. Giovanni Crea che mette in evidenza un altro dato interessante: il secondo sbarco di Garibaldi avvenuto il 25 agosto 1862 con le sue Camicie Rosse per salire la penisola nel tentativo di occupare Roma, ha luogo in località “Pietra Falcone”, nel territorio di Montebello Jonico, proprio all’imbocco del porto di S. Elia di Saline Joniche.
Per ricordare lo storico evento, Crea propone la costruzione di un Faro (“Faro Garibaldi”), di altezza di metri 18,62 (cifra che rappresenta l’anno dello sbarco) proiettante alternativamente luce verde, bianca e rossa nel porto di S. Elia di Saline Joniche.
«E’ necessario – afferma Crea – la valorizzazione dei due luoghi in un’ottica di sviluppo turistico, perché siti d’importanza straordinaria attraverso i quali è passata la storia nazionale». A proposito della casina Alati, Crea propone di inserirla tra i siti di “interesse storico” nello Statuto comunale, cioè tra i siti che devono essere salvaguardati nella loro costruzione originaria.
I due studiosi si sono trovati concordi nelle idee da prospettare per il 150° anniversario dell’unità d’Italia, e adesso attendono che il sindaco di Montebello, dott. Antonino Guarna, le concretizzi.
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