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È tutto pronto a Reggio Calabria al Teatro Francesco Cilea per accogliere una delle espressioni massime del mondo teatrale: Monica Guerritore.
L’artista di origini calabresi, precisamente nata a Palmi, con la dichiarazione «Amo questa terra e devo aiutarla» ha voluto, con grande entusiasmo, essere parte dell’articolato programma e concludere l’edizione 2015 del Festival Miti Contemporanei.
Oggi, domenica 8 novembre con “Dall’inferno all’infinito” che arriverà per la prima volta in Calabria, l’artista chiuderà un programma intenso e ricco di spettacoli che hanno toccato tappe della provincia suggestive e legate al suo tema principe: il Mito.
Si partirà alle ore 21 nel teatro più importante della città di Reggio Calabria attraverso un vero e proprio viaggio emozionale: grazie alla potenza espressiva e creativa della Guerritore, lo spettatore sarà accompagnato nel “nero” degli abissi descritti da Dante che, proprio nei versi iniziali dell’Inferno, propone la profonda ricerca con le parti intime del Sé. Un incontro col proprio “Io” emozionale supportato nella struttura drammaturgica originale, proprio a cura della stessa Monica Guerritore, dall’analisi di un grande psicanalista come James Hillman che aiuterà a far luce sulla discesa agli inferi.
Il percorso, ricco di incontri e passioni, porterà in scena autori apparentemente distanti tra loro ma uniti dalla atavica ricerca del proprio senso della vita: Morante, Pasolini, Hugo, Valduga, Pavese, Leopardi. Indagando gli aspetti di interiorità umana, in questa performance l’artista si accompagna anche con una piattaforma musicale imponente grazie ai brani di Gyia Kanchely, Barber, Morricone, Craig, Armstrong, Sakamoto, Amalia Rodrigues. E proprio la stessa musica si mescolerà alle parole e ai i gesti, aggiungendo ancora una spinta emotiva che accompagnerà il viaggio. Dagli abissi emergeranno figure ancestrali ma anche fortemente umane come Paolo e Francesca, si mostrerà una donna assoluta e universale come Beatrice, ma si darà voce anche la donna che castra la vita come la mamma raccontata da Pasolini. Anche le figure maschili prenderanno forma attraverso il padre Ugolino che divora i propri figli o l’investigatore del senso ultimo come Giacomo Leopardi. Non mancheranno le tentazioni di ogni tempo con le Cento Quartine di Patrizia Valduga e con Madame Bovary. Si passerà anche dal Pathmos di Victor Hugo o nell’Infinito leopardiano che l’artista percepirà e consegnerà a tutti coloro che hanno “cercato se stessi” (C. Pavese).
Un appuntamento unico nel suo genere, quindi, che trascinerà dentro quella ricerca umana senza tempo. Il Festival Miti Contemporanei, ideato e realizzato dalla Compagnia Scena Nuda di Teresa Timpano, giunto alla sua IV edizione ed entrando a pieno titolo tra gli eventi più importanti del territorio, conclude con la bellezza il proprio itinerario che vuole unire la cultura con la promozione del territorio attraverso il Mito, ma con una visione attuale che possa essere riconosciuta dalla nostra cultura del presente. E per venire incontro alle esigenze di quei genitori che vogliono assistere allo spettacolo, il festival mette a disposizione una nursery gratuita per bambini dai tre agli otto anni.
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