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Il 19 marzo 2013, il Ministro dello Sviluppo Economico ha approvato il Decreto attuativo delle Zone Franche Urbane – complessivamente 44 – individuate tutte nelle Regioni meridionali : Campania, Puglia, Calabria, Sicilia oltre – in via sperimentale – i comuni della provincia sarda di Carbonia-Iglesias.
I finanziamenti provengono dalla riprogrammazione dei fondi europei del periodo 2007-2013, dalle risorse regionali e dalla terza fase della riprogrammazione del Piano di azione e coesione che ha già liberato a fine 2012 ben 377 milioni di euro.
Tra le Zone Franche Urbane (ZFU) individuate dal decreto attuativo rientrano anche alcune zone della Calabria ; le città selezionate sono sette : Crotone, Lamezia Terme, Rossano, Corigliano, Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia.
Dire che le ZFU rappresentano una grande opportunità per lo sviluppo economico e sociale della Calabria è un eufemismo : il sistema della defiscalizzazione, infatti, consentendo una maggiore competitività delle aziende implica un generale miglioramento della qualità della vita delle collettività che in esse risiedono, come d’altronde è accaduto nei territori in Europa dove sono state utilizzate.
Le agevolazioni fiscali riguarderanno le micro e piccole imprese a patto che siano state costituite prima dell’istanza e siano attive all’interno della zona franca designata ; non devono, inoltre, essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali.
La piccola impresa deve avere almeno un dipendente che svolga a tempo pieno o parziale in loco la totalità delle ore lavorate e deve dimostrare di realizzare, nella ZFU, almeno un quarto del volume d’affari complessivo.
Gli incentivi e le agevolazioni, nonché le modalità e i termini della loro concessione, saranno concesse secondo il regime “de minimis”, con tetto fissato a 200 mila euro.
Per quanto riguarda l’esenzione dalle imposte sui redditi, si può arrivare fino a 100.000 euro per periodo d’imposta ; l’esenzione dall’Irap durerà 5 anni, senza limiti, salvo il tetto del “de minimis”.
Quanto all’IMU, per i soli immobili utilizzati per l’attività economica ed ubicati nella ZFU, è prevista l’esenzione totale per 4 anni.
Per i contributi previdenziali, per i soli contratti di lavoro a tempo indeterminato e con una validità di almeno un anno, è previsto l’esonero del versamento dei contributi, a condizione che il 30% dei dipendenti sia ivi residente.
Il decreto di attuazione del 19 marzo 2013, però, affinché dispieghi quei benefici già prodotti nel resto d’Europa necessita di risorse finanziarie che devono essere trovate nelle pieghe del bilancio statale.
E’, pertanto, essenziale fare pressione sul Presidente della Regione e sui rappresentanti di tutte le forze politiche regionali e nazionali (e come M5S siamo pronti a fare la nostra parte per la nostra terra, come dimostra il tentativo fatto al Senato di estendere la dichiarazione di emergenza, oltre che ai territori terremotati dell’Emilia e dell’Abruzzo, anche a quelli del Pollino) del nostro territorio affinché le ZFU non vengano annoverate tra le tante occasioni perse dalla Calabria sul sentiero impervio dello sviluppo economico e sociale della regione.
I cittadini calabresi dovranno gridare forte per farsi sentire da un’inetta classe politica locale, che non riesce a soddisfare persino le istanze minime – come quelle relative alla gestione dei rifiuti e della sanità – di una società civile per scongiurare il rischio che questa formidabile opportunità resti tale solo sulla carta, trasformandosi nell’ennesima occasione perduta invece di essere volano per la ripresa economica e sociale del territorio calabrese.
Non possiamo assolutamente prenderci il lusso di perdere quest’ennesima opportunità di dare ossigeno alla nostra terra.
Noi ci siamo e voi ??
Avv. FRANCESCO MOLINARI – cittadino senatore del M5S –
(Vice Presidente Commissione Finanze e Tesoro)
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