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Andrea Pozza e Mattia Cigalini saranno impegnati in una breve tournée in Calabria, dove si esibiranno il sabato 17 a Polistena (RC) in occasione dell’Autunno in Jazz (Salone delle Feste), per proseguire domenica 18 a Crotone (KR) e concludere lunedì 19 a Reggio Calabria.
I due artisti collaborano stabilmente assieme riscuotendo da sempre ottime critiche. La loro formula vincente consiste in un interplay disinvolto ed innato da parte di entrambi e nella libera apertura all’ispirazione del momento, nella migliore delle tradizioni jazz. Il Pozza-Cigalini Duo proporrà brani di loro composizione oltre che una selezione di standard da Thelonious Monk a Billy Strayhorn, omaggiando artisti che sono stati per entrambi fonte di ispirazione.
Mattia Cigalini a soli 23 anni è da considerarsi un musicista di razza, cresciuto accanto a grandi nomi del panorama jazzistico nazionale da Franco Cazzola a Tullio De Piscopo, da Rosario Bonaccorso a Dado Moroni. A soli 19 anni pubblica l’album “Arriving Soon” (2009, Dejavu Record) con la collaborazione di Fabrizio Bosso, Andrea Pozza, Tullio De Piscopo e Riccardo Fioravanti. Dalla successiva tournée in Giappone (con gli stessi musicisti) e dall’affermarsi del cd su quel mercato discografico è arrivata la sua definitiva consacrazione.
Andrea Pozza si dedica al jazz da circa 30 anni, ha fatto parte del Quintetto di Enrico Rava e ha lavorato stabilmente con Gianni Basso realizzando con loro diversi cd. Intensa la sua attività concertistica che lo vede presente in diverse formazioni tra cui il Rosario Bonaccorso Quartet, “New York Connection” coodiretto con Emanuele Cisi. Collabora inoltre stabilmente tra gli altri con Fabrizio Bosso, Bob Bonisolo, Tullio DePiscopo, Dado Moroni, Ferenc Nemeth, Bob Sheppard, Antony Pinciotti, Furio DiCastri, Jos Machtel, Andrea Celeste e Orazio Maugeri.
Il progetto discografico più recente a nome di Andrea Pozza è “Gull’s Flight” (ABEAT REC, 2011) inciso con l’Andrea Pozza European Quintet che vede coinvolti i musicisti inglesi, Christian Brewer al sax alto e Shane Forbes alla batteria e gli olandesi Dick DeGraaf al sax tenore e soprano e Jos Machtel al contrabbasso.
Abbiamo incontrato Andrea Pozza e gli abbiamo chiesto quanto incide lo scambio generazionale nel jazz: «La collaborazione tra artisti di differenti generazioni è importantissima – sostiene Andrea Pozza – suonare con musicisti più giovani (o più grandi) è utilissimo, oltre che divertente. In queste occasioni, lo scambio è tale che si è condotti a modificare il proprio punto di vista musicale, ampliandolo. Questo succede perché la tradizione che costituisce il mio background può essere diversa da quella di un musicista di 20 anni o di uno di 70». Andrea Pozza si conferma un grande artista che nonostante sia considerato uno tra i più importanti pianisti jazz a livello nazionale ed internazionale, non smette mai di essere curioso e desideroso di sapere: «In questo momento della mia carriera trovo molto stimolante collaborare con musicisti più giovani di me. Attraverso il confronto tra il mio modo di sentire la musica ed il loro, continuo a crescere musicalmente e spero, al tempo stesso, di trasmettere in cambio un po’ della mia esperienza e di quel feeling che ho ricevuto dai grandi del jazz con i quali ho avuto l’occasione di suonare e che adesso, purtroppo non ci sono più». Andrea Pozza ricorda così quanto sia stato importante per lui confrontarsi con mostri sacri del calibro di Chet Baker, Gianni Basso, Harry “Sweet” Edison, Bobby Durham e tanti altri: «Ognuno dei giganti che ho avuto la fortuna di incontrare mi ha lasciato dentro un pezzettino dello spirito originale di questa musica, grazie a loro sono entrato in contatto con le radici del jazz e ho potuto assorbirne in presa diretta le caratteristiche peculiari, sopratutto per quanto riguarda l’aspetto ritmico».
Biografie:
Mattia Cigalini a soli 23 anni è da considerarsi un musicista di razza, cresciuto accanto a grandi nomi del panorama jazzistico nazionale da Franco Cazzola a Tullio De Piscopo, da Rosario Bonaccorso a Dado Moroni. A soli 19 anni pubblica l’album “Arriving Soon” (2009, Dejavu Record) con la collaborazione di Fabrizio Bosso, Andrea Pozza, Tullio De Piscopo e Riccardo Fioravanti. Dalla successiva tournée in Giappone (con gli stessi musicisti) e dall’affermarsi del cd su quel mercato discografico è arrivata la sua definitiva consacrazione (www.mattiacigalini.com).
Andrea Pozza si dedica al jazz da circa 30 anni, tra i suoi ispiratori troviamo Teddy Wilson, Bud Powell, Bill Evans, Winton Kelly, McCoy Tyner, Paul Bley.
Andrea Pozza ha fatto parte del Quintetto di Enrico Rava e ha lavorato stabilmente con Gianni Basso realizzando con loro diversi cd. Ha avuto l’occasione di esibirsi con grandi musicisti come Harry “Sweet” Edison, Bobby Durham, Chet Baker, Al Grey, Scott Hamilton, George Coleman, Charlie Mariano, Massimo Urbani, Larry Nocella, Lee Konitz.
Intensa la sua attività concertistica che lo vede presente in diverse formazioni tra cui il Rosario Bonaccorso Quartet, “New York Connection” coodiretto con Emanuele Cisi. Collaborando inoltre stabilmente tra gli altri con Fabrizio Bosso, Bob Bonisolo, Tullio DePiscopo, Dado Moroni, Ferenc Nemeth, Bob Sheppard, Antony Pinciotti, Furio DiCastri, Jos Machtel, Andrea Celeste, Mattia Cigalini, Orazio Maugeri e Mattia Cigalini .
Ricca anche la discografia che vede Andrea Pozza protagonista: “Introducing” (Philology, 2003); “Plays Ellington, Monk and Himself” (GoFour, 2005); “Sweet Lorraine” (Venus, 2005); “Love Walked In” (33Records, 2007); “Drop This Thing” (2007), “New Quiet” (2010) per Dejavu Records. Più recent sono “Enter Eyes” in duo piano e voce con Andrea Celeste e “Blue Daniel” (Dejavu Records) sesto cd in trio con Aldo Zunino (bass) e Shane Forbes (drums).
Il progetto discografico più recente a suo nome è “Gull’s Flight” (ABEAT REC, 2011) inciso con l’Andrea Pozza European Quintet che vede coinvolti i musicisti inglesi, Christian Brewer al sax alto e Shane Forbes alla batteria, e gli olandesi Dick DeGraaf al sax tenore e soprano e Jos Machtel al contrabbasso (www.andreapozza.it)
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