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I recenti rilievi della Sezione di Controllo della Corte dei Conti sul bilancio di previsione della Regione per l’esercizio 2013 non possono destare sorpresa, perché confermano ciò che era già abbastanza noto: in Calabria c’è molto ancora da fare per conseguire obiettivi soddisfacenti in tema di andamento della pubblica amministrazione e di gestione del pubblico denaro.
Dovrebbe far riflettere, in ogni caso, il rilievo che la Corte fa a proposito delle società partecipate della Regione. Ciò anche alla luce di recenti scelte compiute dalla Giunta Scopelliti su questo versante.
Non è stata fatta un’operazione di reale sfoltimento degli enti subregionali e di tutte le società in house che drenano ingenti risorse del bilancio regionale senza una contropartita apprezzabile per collettività. Comac, Sant’Anna, Sviluppo Italia, Fondazione Terina, Sorical, solo per citarne alcune (sono più di quaranta), sono lì, come la Corte ha evidenziato, a testimoniare la debacle di gestioni amministrative e contabili a dir poco deplorevoli.
Le stesse “riforme” farlocche di Afor ed Arssa, che non hanno contemplato a monte un’operazione verità sulle ragioni del fallimento delle gestioni che si sono succedute in questi anni, comprese quelle commissariali, hanno mostrato il segno di una sostanziale continuità della Giunta Scopelliti con quelle che l’hanno preceduta e l’assenza di una visione innovativa, strategica, riguardo alla gestione di comparti pur importanti e vitali per l’economia della regione.
Ciò nondimeno, come se non bastasse, proprio in questi giorni si è assistito al varo di altre agenzie regionali, quella per il marketing turistico e quella per le attività di protezione civile. Due nuovi enti di diretta emanazione della Regione che, c’è da giurarci, andranno ad aggiungersi ai vecchi carrozzoni che hanno fatto la storia dello spreco di denaro pubblico e del più basso clientelismo in Calabria negli ultimi lustri.
Sia nel caso della protezione civile che nell’ambito della promozione turistica non sarà la creazione di nuovi enti, peraltro più “flessibili” dal lato della possibilità di fare nuove assunzioni e di gestire gare d’appalto, a far fare salti di qualità ai rispettivi comparti. Tutt’altro. A meno che il Governatore Scopelliti non si stia “attrezzando” per affrontare meglio, più efficacemente, la prossima campagna elettorale. Il che sarebbe oltremodo intollerabile, anche per le cose che la Corte dei Conti ci ha appena ricordato.
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..e i soldi che la regione deve alle comunità montane”commissariate”( ???????) dove sono andati a finire,quelli che servono per pagare gli stipendi dei dipendenti???Sono 10 mesi che nn si percepiscono stipendi…si capisce che lo si fa per il loro bene…risparmiare… è meglio che curare, ma dicerto le famiglie e soprattutto lo stato nn dice …paga quando puoi…le bollette..arrivano e “si devono”pagare…gesti estremi? sono più che normali…a 60 anni una vita degna di essere chiamata così dopo una” vita lavorativa”è un optional o un diritto???