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Riceviamo e pubblichiamo:
Nel mese di aprile 2010 il Comitato Torrente Oliveto portava a conoscenza degli Enti competenti una gravissima situazione di rischio per la circolazione stradale sulla Ss 106 di Lazzaro, esattamente al Km 21 di Capo D’Armi, tratto di strada posto tra due curve e privo di illuminazione, determinata dalla vetusta e non più idonea ringhiera di protezione, in gran parte pericolante, sistemata nel suddetto tratto, dove il precipizio sfiora i150 metridi caduta libera e bastava un urto per finire nel vuoto.
Tale segnalazione è stata prontamente recepita dall’ANAS che ha provveduto, in tempi abbastanza brevi, a mettere temporaneamente in sicurezza il tratto di strada in argomento, munendo lo stesso di barriere stradali a muretto. Recentemente è stato completato l’intervento che ha permesso di mettere definitivamente in sicurezza l’arteria stradale. E’ stato un intervento molto importante e complesso che ha interessato un tratto di circa 500 metri ed ha richiesto tempi abbastanza lunghi.
Nell’occasione l’ANAS ha effettuato, nello stesso tratto, lato monte, un altro importantissimo intervento sul versante collinare consistente in opere di difesa dalla caduta massi per evitare ulteriori distacchi di porzioni rocciose che ricadrebbero inevitabilmente sulla Ss 106, infatti è stata sostituita la rete metallica ancorata al versante che non era più idonea a svolgere la sua funzione.
I rischi e i pericoli sul tratto di Ss 106 che attraversa la frazione di Lazzaro non sono finiti, ma per la tematica in questione va dato atto all’ANAS di non aver perso tempo a eliminare un grosso pericolo per la circolazione stradale. Speriamo che sia l’inizio di una serie di interventi, di competenza ANAS, gran parte sono di competenza del Comune di Motta San Giovanni, finalizzati alla rimozione di altre criticità presenti nel precitato tratto stradale che come più volte e ripetutamente evidenziato dal comitato Torrente Oliveto espongono in grave pericolo la circolazione stradale e gli abitanti prospicienti la strada statale, soprattutto nel tratto lato mare compreso tra il ponte Oliveto e il Bivio per Lazzaro Sud. Giova ricordare che le abitazioni esistevano prima che qualcuno avesse l’infelice idea di far passare la superstrada nel centro abitato, senza tenere conto dei pericoli e dei disagi che essa avrebbe comportato alla collettività e senza adottare le basilari norme di sicurezza stradale.
Vincenzo CREA
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