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“No allo stipendio agi onorevoli arrestati e condannati. Niente barricate per difendere i privilegi della casta. Bisogna effettuare questi tagli e ridare credibilità alle istituzioni. C’è inoltre una fetta di dipendenti di Montecitorio, strapagata, con compensi superiori persino a quello del Presidente della Repubblica.
Un’assurdità se si considera che nel nuovo decreto Irpef è previsto un tetto di 240mila euro e che, quindi, il Governo ha mostrato la mano ferma per porre fine ai costi esorbitanti, pienamente in linea con la spending review. E’ giusto altresi’ che il tetto sugli stipendi d’oro colpisca non soltanto i dipendenti di Palazzo Madama ma anche i gruppi parlamentari che, stando al bilancio di previsione del 2013, registrano un aumento dei costi e delle spese tra rimborsi ed indennità, rispetto all’anno precedente.
Pensiamo davvero di essere credibili se paghiamo lo stipendio agli onorevoli arrestati? . Gli sprechi non si contano più. Il Paese è stanco di vedere una parte che non conosce crisi ma anzi incrementa i propri privilegi mentre l’altra, quella reale, ha difficoltà a respirare. ”
E’ quanto dichiara in una nota il Segretario Nazionale di Italia dei Valori Ignazio Messina.
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