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Riceviamo e pubblichiamo:
L’assordante silenzio serbato dell’Amministrazione comunale di Motta San Giovanni ci ha “costretti” a richiedere un urgente intervento di S.E. il Signor Prefetto della provincia di Reggio Calabria affinché sensibilizzasse l’Ente preposto ad attivarsi per la parte di propria competenza, in modo che completato l’ iter procedurale attivato dalla chiesa si potrà dare immediato inizio ai lavori di riqualificazione della chiesa di Lazzaro, atteso che ulteriori ritardi potrebbero aggravare le condizioni di criticità della struttura rendendola inagibile.
Motivo in più acchè l’Ente preposto adempia concretamente e con celerità ai propri compiti istituzionali per allontanare tra l’altro il rischio che la popolazione di Lazzaro possa rimanere per lungo tempo senza un luogo di culto.
Al riguardo giova ricordare che lo scorso 17 settembre quest’associazione sollecitava al Sindaco del Comune di Motta SG un urgente intervento di riqualificazione del succitato luogo di culto, la cui struttura da circa due anni versa in condizioni di forte degrado tali da rappresentare un potenziale pericolo per l’incolumità pubblica. Pericolo aggravato dalle infiltrazioni di acqua piovana che hanno interessato l’interno della chiesa, in particolare il tetto e la parete della navata laterale Sud determinando una situazione di criticità che non permette “ictu oculi” di conoscere lo stato di danno arrecato dalle infiltrazioni di acqua, oltre alla insalubrità dell’aria prodotta dall’umidità e dalle muffe.
Per mettere in sicurezza la facciata della struttura, la Chiesa è immediatamente intervenuta allestendo un ponteggio che tutelasse la collettività da ulteriori possibili distacchi di porzioni di cemento, in attesa degli urgenti interventi che si sarebbero dovuti eseguire a breve termine. Stante un così lungo decorso temporale non appare giustificata l’inerzia dell’Organo competente ad intervenire anche perché il Comune di Motta San Giovanni, avrebbe ottenuto dalla regione Calabria, la somma di 200 mila euro per la riqualificazione di alcuni luoghi di culto tra cui la chiesa di Lazzaro. In considerazione della delicata situazione che si è venuta a creare tenuto conto che la Chiesa sta completando l’iter burocratico riguardante l’intervento in questione e che l’esigua somma di denaro in possesso al precitato Ente ecclesiastico è insufficiente per portare a compimento gli interventi essenziali di riqualificazione dell’importante ed unico luogo di culto di Lazzaro, abbiamo richiesto l’intervento di S.E. il Signor Prefetto.
Non si comprende perché l’Amministrazione comunale non adempie al dovere istituzionale di informare i cittadini su come viene spesato il denaro pubblico e visto che i cantieri sono fermi nonostante il Comune beneficia di cospicui e a volte ripetuti finanziamenti per la costruzione di opere e/o riqualificazione/completamento di quelle esistenti, veggasi le notevoli somme più volte stanziate per il Castello di Santo Niceto, è legittimo chiedersi se le risorse erogate siano destinate ad altre finalità. Perla legge della trasparenza sarebbe opportuno che l’Amministrazione comunale ci informasse su tutti i contributi ricevuti e su gli interventi finora eseguiti.
A tal riguardo sarebbe opportuno un approfondito controllo da parte delle istituzione preposte e un maggiore interessamento da parte degli Organi d’informazione onde allontanare il rischio di poterci trovare in una drammatica situazione analoga a quella in cui oggi si trovano i cittadini reggini, che a mio avviso se fosse stata attenzionata in tempo la problematica forse qualcosa si sarebbe potuto evitare.
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC Onlus
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