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“E’ colpa di una politica debole ed incapace”. Il capogruppo della Margherita in Consiglio Comunale Luigi Marcianò, membro del Direttivo Regionale API, va giù duro nei confronti della politica in merito al paventato pericolo della chiusura del reparto d maternità dell’”Ospedale “Tiberio Evoli”. “Le ultime e spiacevoli vicende che interessano il Presidio Ospedaliero di Melito Porto Salvo, ed in particolare la chiusura del punto nascita da parte del Commissario straordinario della sanità in Calabria, Giuseppe Scopelliti, che attuando l’indirizzo contenuto in una circolare ministeriale – ha aggiunto Marcianò – prevede la chiusura dei punti nascita che non raggiungono le 500 natalità annuali, oltre a costituire un danno grave per l’ospedale, per il territorio dell’Area Grecanica e per suoi abitanti, accerta in modo definitivo il fallimento e la debolezza di una politica miope ed incapace”.
Per Marcianò la decisione di Scopelliti rappresenta “soltanto l’epilogo della gestione politica, dove guarda caso i suoi amministratori istituzionalmente più rappresentativi, prestano da alcuni lustri la propria attività professionale all’interno del presidio ospedaliero “Tiberio Evoli”. Tali amministratori ed esponenti politici, che negli ultimi giorni si sono premurati ad inviare accorati appelli al Governatore Scopelliti – ha continuato Marcianò – attraverso lettere e riunioni al fine di evitare la paventata chiusura del predetto reparto di fatto già decisa, dovrebbero o meglio avrebbero dovuto dire e spiegare ai cittadini tutto quello che non hanno fatto, visto che a memoria non si ricordano a livello pubblico ed istituzionale”.
Marcianò, tuttavia punta il dito contro “le grandi proposte e battaglie messe in campo dal sindaco Giuseppe Iaria per una vita dipendente e ragioniere dal Tiberio Evoli, – ha concluso il consigliere comunale – e dal veterano consigliere provinciale Nino Romeo, oggi primario facente funzioni della cardiologia del medesimo presidio ospedaliero”.
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