Melito Porto Salvo (RC), soddisfazione della cooperativa Rinascita per il progetto di Work Experience

Questo post é stato letto 22300 volte!

Il progetto di Work Experience per persone con disabilità psichica i Colori della Vita, cofinanziato dall’ Unione Europea attraverso il Fondo Sociale Europeo del quale la cooperativa Rinascita è soggetto promotore, ha doppiato con qualche soddisfazione la boa di metà percorso.

6 persone sono state inserite nei vari ambiti lavorativi per le attività di tirocinio  anche con la disponibilità di un’altra azienda ospitante, la cooperativa Marzo 78, riteniamo con discreto successo.

Notevole il sostegno che il Distretto di Salute Mentale del nosocomio melitese ha fornito sia in sede di identificazione dei soggetti da coinvolgere che durante il percorso.

Questa azione congiunta, che definiamo senza enfasi, di rete, ha permesso al territorio di destrutturare la percezione di improduttività legata alla tipologia d’utenza, ai tirocinanti di percorrere contesti lavorativi strutturati ed anche incrementare il proprio reddito personale ed in termini culturale a spostare più avanti la soglia del possibile.

Difatti si è rivelato decisamente possibile permettere a persone a rischio concreto d’esclusione di lavorare in contesti non terapeutici ma governati da ritmi e assetti organizzati verso la produzione.

Ma appare chiaro che il progetto, per quanto rivelatosi utile e produttivo, possiede in sé il limite grave della difficoltà successiva, una volta terminati gli effetti, ovvero da luglio 2012, di identificare percorsi lavorativi stabili sul territorio.

Allo scopo questo comunicato, fatto salvo il contatto con la Confcommercio Grecanica, che ha manifestato totale disponibilità, si prefigge di sensibilizzare il mondo imprenditoriale nonché la società civile della necessità di identificare percorsi di coinvolgimento delle unità provenienti dai circuiti dei Work Experience, pur consapevoli della problematica attuale di carattere economico e produttivo.

Di conseguenza si chiama la rete sociale ed istituzionale a ragionare da subito sulle possibilità di includere i soggetti fragili ricercando ogni forma possibile di inserimento lavorativo per compiere un processo di abilitazione che rischia altrimenti di rimanere incompiuto.

Questo post é stato letto 22300 volte!